Cresce anche in Piemonte l'allerta per la Blue tongue, la malattia 'della lingua blu', che colpisce i ruminanti. 'A destare preoccupazione', spiega Giuliana Moda, responsabile del settore sanità animale e igiene degli allevamenti della Regione Piemonte, 'è stato il peggioramento della situazione della malattia in Francia, dove il fronte dell'infezione lambisce ormai i confini nord occidentali della nostra regione'.
Lo si apprende da un comunicato della Giunta Regionale. Per questo il ministero della Salute italiano e quello dell'Agricoltura francese, nei giorni scorsi, hanno siglato un accordo di collaborazione per la protezione vaccinale delle mandrie e dei greggi italiani che hanno alpeggiato in Francia.
L'intesa prevede la collaborazione fra Servizi veterinari piemontesi e i dipartimenti francesi della Savoia, delle Alte Alpi e delle Alpi Marittime, dove si sono recati al pascolo circa 4.000 bovini, 1.700 ovini e 120 caprini di provenienza italiana.
Una scorta del nuovo vaccino inattivato contro la malattia 'della lingua blu', già adoperato in Francia, in Italia e in altri paesi con successo e senza inconvenienti, è stato riservato agli allevamenti piemontesi.
'Abbiamo già fatto accertamenti su animali che sono rientrati anticipatamente', conclude Moda, 'e in particolare su alcuni bovini della Valle di Susa, una delle aree di confine a rischio, dove sono stati rintracciati alcuni capi positivi ai test. Anche se tutti i controlli hanno permesso di concludere che, fortunatamente, la malattia non si è diffusa, il rischio rimane e conviene proteggere le nostre mandrie con il vaccino, che è efficace e sicuro'.