Il ministero della Salute italiano e il ministero dell'Agricoltura francese hanno siglato un accordo che disciplina la movimentazione da zone di restrizione del territorio francese verso l'Italia di bovini di età superiore a 90 giorni, vaccinati contro il sierotipo 8 della blue tongue con il vaccino spento Btv Pur Alsap 8, prodotto dalla ditta Mérial.
Lo ha riferito il Commissario alle emergenze zootecniche Ettore Ianì in un comunicato stampa.
L'intesa prevede la riduzione da 60 a 30 giorni del termine tra il richiamo del vaccino e l'esportazione verso l'Italia di animali da vita, recettivi alla malattia e sottoposti all'intero ciclo vaccinale (due inoculazioni) entro il 30 aprile 2008. Le autorità hanno concordato tale riduzione di termini dopo aver accertato che il tempo necessario per poter considerare un animale effettivamente protetto dalla malattia è pari a 60 giorni (tempo stimato per liberarsi eventualmente del virus virulento in caso di contatto prima della sua immunizzazione) e tenuto conto che, dall'esperienza sulla vaccinazione nei confronti della bleutongue effettuata in Italia, un periodo di 30 giorni dalla data del secondo intervento vaccinale può essere considerato sufficientemente cautelativo ai fini delle garanzie sanitarie.
Inoltre, sono state attentamente valutate le specifiche tecniche fornite dalla ditta Mérial e contenute nel dossier del vaccino, sulla base del quale il richiamo deve essere effettuato 30 giorni dopo il primo intervento vaccinale. Le disposizioni previste dall'accordo sono valide solo se l'intero ciclo vaccinale si è concluso entro il 30 aprile scorso (data a partire dalla quale si considera chiuso il periodo di inattività degli insetti vettori), e solo per i bovini provenienti dai dipartimenti del centro e del nord della Francia.
Non è ammesso l'ingresso di animali vaccinati secondo le modalità previste se provenienti dagli altri dipartimenti in cui l'attività vettoriale significativa è stata rilevata già dal 1 marzo 2008. 'Questo accordo è il frutto del buon lavoro svolto dal Dipartimento per la Sanità pubblica veterinaria del ministero della Salute, diretto dal prof. Romano Marabelli, dopo una trattativa difficile e per nulla scontata',  afferma il commissario straordinario del Governo per le emergenze zootecniche Ettore Ianì, 'Un lavoro apprezzato anche dagli operatori della filiera zootecnica da cui ci arrivano, tuttavia, sollecitazioni affinché la riduzione dei termini in questione possa essere applicata anche nel caso di bovini vaccinati dopo il 30 aprile, consentendo così l'importazione di un numero maggiore di capi. Il Governo, nei limiti di quanto consentito dalla normativa comunitaria e dalla priorità di tutela del patrimonio zootecnico nazionale, valuterà senza pregiudizio le richieste delle associazioni di categoria'.
 
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