Il Governo francese cerca un nuovo accordo con quello italiano per riavviare gli scambi commerciali di bovini da vita tra i due Paesi, nella pratica bloccati dopo l'ordinanza del ministro della salute Turco che, dallo scorso 4 marzo, ha consentito l'ingresso in Italia solo di animali vaccinati o naturalmente immunizzati se provenienti da zone di restrizione francesi.
La critica del blocco unilaterale da parte dell'Italia viene ridimensionata, perché la stessa Commissione europea, in nome di una maggiore ed efficace protezione sanitaria, l'ha condivisa e fatta propria. In occasione dell'ultima riunione del Comitato permanente nazionale francese sulla bluetongue, il ministro dell'agricoltura Michel Barnier, sottolineando che il nuovo quadro giuridico comunitario permette accordi bilaterali tra gli Stati membri, ha avanzato quattro richieste: abbreviazione dei termini tra la vaccinazione e la partenza per l'Italia; scambio degli animali di meno di tre mesi senza test preliminare mediante una procedura canalizzata; scambio degli animali naturalmente immunizzati senza realizzazione di un secondo test sette giorni prima della partenza; condizioni di scambio degli animali entro le zone regolamentate francese e italiana.
'Il Governo italiano sta esaminando attentamente e senza pregiudizi queste richieste, tenendo conto da un lato dell'esigenza di tutela del nostro patrimonio zootecnico e della salute dei consumatori, dall'altro degli interessi degli operatori della filiera che rischiano di avere danni economici dal perdurare del blocco', afferma il commissario straordinario del governo alle emergenze zootecniche, Ettore Ianì. 'Tuttavia, per decidere sulla possibilità di riduzione dei tempi post-vaccinali, il Governo italiano è in attesa della documentazione relativa al vaccino utilizzato Oltralpe e alle garanzie della copertura immunitaria', spiega Ianì. 'Valutazioni altrettanto accurate si stanno facendo anche in merito alla possibilità di eliminare o ridurre i test di controllo richiesti dal regolamento comunitario prima della partenza dei capi, ma dovrà prevalere l'esigenza di accertare che gli animali in arrivo sul nostro territorio siano protetti al massimo livello fino alla fine del loro ciclo produttivo. In buona sostanza è necessario aumentare e qualificare il confronto per arrivare a scelte condivise e rispettate sia dalle Autorità sanitarie di partenza che di arrivo'.
Il Commissario Ianì ha accolto con favore la notizia che, dopo la scelta iniziale orientata verso la facoltatività, il ministro Barnier ha deciso di adottare una strategia vaccinale obbligatoria per la prevenzione e il contrasto al sierotipo 8 della blue tongue. Nello stesso tempo il Commissario prende atto del fatto che l'evoluzione del quadro della malattia sta cambiando procedure e regole sedimentate e che gli allevatori francesi, supportati da aiuti di stato, si stanno attrezzando per provvedere in patria all'ingrasso degli animali che, invece, a tal fine, erano prima esportati in Italia.