La mappa europea della Blue tongue, suddivisa per sierotipi, indica la situazione epidemiologia italiana al 2 aprile 2008. La mappa, in costante aggiornamento, segnala in rosso la presenza di BTV sierotipo 8 nel nord Europa e in Italia, dove risultano sottoposti a restrizione il Veneto, l'Emilia Romagna (ad eccezione di Forlì) e la Lombardia (eccetto Como e Varese).
Dopo la conferma della positività virologica per il virus della Blue tongue sierotipo 8 in bovini da latte autoctoni in un'azienda del veronese, il ministero della Salute sta vagliando i primi possibili interventi. Nel corso di una riunione con operatori e allevatori si è parlato di una sorta di canalizzazione verso le aziende di ingrasso per i vitellini della linea carne bianca che nascono negli allevamenti interessati dall'epicentro Bt, di procedere alla vaccinazione a partire da maggio quando sarà possibile un primo numero di dosi di vaccino di tipo spento, privo di possibili effetti collaterali, di effettuare la visita veterinaria direttamente al macello per gli animali che non manifestano sintomi della malattia, di creare stalle di quarantena presso i centri genetici e i centri tori posti oltre la zona di restrizione. A maggio, si conta di poter disporre di 2,2 milioni di dosi di vaccino spento dando la priorità alle vacche da latte, poi agli ovini e infine agli animali di specie sensibile che dovranno uscire dalla zona di restrizione.
Restano esclusi gli animali da ingrasso destinati alla macellazione. Dopo la conferma della positività nell'azienda di Isola della Scala (Vr) le movimentazioni sono state bloccate per un raggio di 150 chilometri. Gli allevatori delle tre regioni interessate dal provvedimento di restrizione, si aspettano di sapere quanto durerà il blocco, se e quanti animali dovranno essere vaccinati e se avranno un sostegno economico. Secondo i dati forniti dal quotidiano Italia Oggi, si parla di 1,2 milioni di vacche da latte, 700 mila vitelli e 1,3milioni di tori, circa il 60% della zootecnia italiana. In base alla tabella europea della malattia (aggiornata al 7 aprile) altre regioni italiane fanno i conti con i sierotipi 2,4, 9, 16, (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia) mentre il Lazio e l'Umbria con i sierotipi 2 e 16; quanto alla Sardegna l'attenzione è sui sierotipi 2, 4,16 e 1.