Molti olivicoltori in tutta Italia sono già alle prese con la raccolta delle olive e in tanti si chiedono se, essendo già in campo, possono mettere mano a forbici e seghetto per effettuare anche la potatura. La risposta è no. La potatura è infatti una pratica fondamentale nella gestione delle piante che deve essere effettuata in momenti ben precisi.

La potatura dell'Olea europaea è una operazione che non deve essere presa sottogamba e per diventare potatori esperti servono anni di pratica in campo. La potatura deve essere infatti equilibrata e soprattutto deve essere fatta nel momento giusto per consentire di avere un impianto produttivo e sano e drupe facilmente raggiungibili. In questo articolo abbiamo descritto come deve essere effettuata la potatura, mentre nel presente ci soffermeremo sul quando potare.
 
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Quattro consigli per potare il proprio oliveto al momento giusto

Ecco allora quattro semplici consigli per potare un olivo nel momento giusto.

Niente autunno. Come detto molti si chiedono se si possa raccogliere le olive e al contempo potare. La risposta è no. L'autunno, insieme all'inverno, sono le due stagioni in cui non si devono potare le piante in quanto l'olivo, in caso di gelate, potrebbe andare incontro a seri danni. Una pianta potata è una pianta indebolita e i tessuti esposti alle temperature rigide possono risentirne, disseccandosi e arrivando persino a compromettere la sopravvivenza dell'esemplare.

Sì alla primavera. Il momento ideale per potare un olivo è tra la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. In generale si dice che è bene effettuare i tagli tra marzo e aprile. Questo non è sempre vero, in quanto le condizioni cambiano da areale ad areale. In generale bisogna effettuare le potature quando si ha la certezza che non si verifichino più gelate (temperature cioè sotto i 2-3°C).

Questo significa che nel Salento gli olivi si possono potare anche a fine febbraio, mentre in Veneto bisogna spingersi anche a fine aprile. Bisogna tuttavia non andare troppo in là con l'epoca di potatura. Bisogna infatti effettuare i tagli almeno tre settimane prima della fioritura che varia da cultivar a cultivar e da anno in anno. Ogni olivicoltore tuttavia conosce più o meno le settimane in cui le sue piante fioriscono.

Succhioni e polloni, meglio in estate. Se la potatura di produzione deve essere fatta tra l'inverno e la primavera quella verde può essere effettuata anche in estate. In luglio e agosto è infatti possibile (e anzi auspicabile) mettere mano alla sega per eliminare i polloni e i succhioni. I polloni sono quei rami che crescono dal piede dell'olivo e tendono a dargli un aspetto cespuglioso. I succhioni sono invece quei rami che crescono perpendicolari al suolo direttamente dal dorso delle branche.

Sono rami non fruttiferi che portano via solo nutrimento alla pianta, e per questo devono essere eliminati, anche con tagli durante i mesi estivi. Esistono delle eccezioni, quando ad esempio si vuole far crescere una nuova branca per sostituirne una secca o malata. Attenzione tuttavia a non effettuare i tagli troppo in là nel tempo, ad esempio a settembre, soprattutto negli areali freddi in cui le temperature si abbassano velocemente.

Evitare pioggia e nebbia. Il legno dell'olivo può essere attaccato da un gran numero di microrganismi patogeni che trovano le migliori condizioni di sviluppo quando l'umidità ambientale è elevata. Per questo motivo è sconsigliato potare in caso di nebbia oppure di pioggia, anche se molto leggera. Meglio invece una bella giornata di sole, avendo l'accortezza di sanificare le lame di taglio (ad esempio con prodotti a base di rame) tra una pianta e l'altra.