Lo rileva la Camera di Commercio di Pavia in un’analisi realizzata sui prezzi all’ingrosso dei risoni insieme con Borsa merci telematica italiana.
Particolarmente negativo il confronto per le varietà Indica da esportazione, attestate sulla piazza di Pavia su valori di esordio inferiori del 25% rispetto alla chiusura della campagna 2012/13. Hanno fatto eccezione, invece, i risoni del gruppo Lunghi A (Arborio, Carnaroli, Baldo), che, oltre ad aver aperto su valori in linea con la precedente annata, hanno mostrato sin dalle prime rilevazioni una fase di decisa crescita, dipesa dalle stime indicanti una contrazione delle superfici coltivate.
Per l’Arborio e il Carnaroli, le due principali varietà destinate al consumo interno, la variazione mensile sulla piazza di Pavia è stata rispettivamente del +12,6% e del +15,7%. Peraltro, nelle prime rilevazioni del mese di novembre i rialzi hanno coinvolto tutte le varietà di risone, una dinamica su cui hanno inciso le aspettative circa una riduzione del nuovo raccolto.
I Lunghi A hanno registrato ad ottobre una variazione anno su anno positiva anche su base tendenziale: +40,3% per l’Arborio e +25,7% per il Carnaroli sulla piazza di Pavia. Negativo l’andamento per gli altri gruppi varietali: per le varietà Indica ci si è attestati su una variazione annua del -14,4%.
Relativamente ai risi lavorati, dopo i mesi di agosto e settembre caratterizzati da una fase di stabilità, ad ottobre si sono registrati ribassi per tutte le varietà, eccetto che per i Lunghi A: +5,8% per l’Arborio e +5,7% per il Carnaroli sulla piazza di Pavia. Per queste varietà è risultata positiva anche la variazione tendenziale, pari a +16,1% per l’Arborio e a +4,2%per il Carnaroli.
A conferma di una crescita della concorrenza dei risi esteri sul mercato interno, i dati relativi ai primi otto mesi del 2013 hanno mostrato una crescita anno su anno delle quantità importate dall’Italia sia di risi semigreggi che di risi lavorati, pari rispettivamente a +21,2% e +27,5%. Per i primi si registra l’incremento delle quantità in arrivo da India (+29,6%) e Pakistan (+73,9%), primi due fornitori, mentre per i secondi si sono quadruplicate le tonnellate provenienti dalla Cambogia.
© AgroNotizie - riproduzione riservata