Sono disponibili i risultati ufficiali delle votazioni prese nella riunione dello Scopaff (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed) Sezione Phytopharmaceuticals – Legislation del 2-3 ottobre scorso.

 

Vediamo cosa è successo.


Sostanze di base

Estratto di semi della vite da vino (Vitis vinifera L. seed extract)

La votazione della proposta di approvazione come sostanza di base dell'estratto di semi della vite da vino è stata rimandata alla prossima riunione, prevista per il 4-5 dicembre.

 

Il risultato della valutazione, riassunto nel cosiddetto "review report" non ha evidenziato particolari criticità, visto anche l'utilizzo consolidato come additivo alimentare, in mangimistica e in cosmetica.

 

Tuttavia una valutazione del panel dell'Efsa denominato "Feedap", che ha evidenziato un certo potenziale irritante per occhi e pelle del prodotto, e la generale assenza di documentazione sulle proprietà tossicologiche da parte del notificante hanno probabilmente generato incertezze che hanno portato al rinvio della votazione.

 

Il prodotto è proposto come fungicida contro la ticchiolatura del melo e la peronospora di vite, patata e lattuga.

 

Caffeina (1,3,7-trimethyl xanthine)

La caffeina è stata proposta come sostanza di base contro insetti (lepidotteri del cavolo e dorifora della patata) nella sua forma liquida e come limacida nella sua forma granulare.

 

Alla base della "non approvazione", votata all'unanimità dai rappresentanti dei 27 Stati europei, c'è la sostanziale impossibilità, con la documentazione presentata dal notificante, di dimostrare che il prodotto non comporta rischi inaccettabili per l'uomo e l'ambiente e di confutare le numerose criticità segnalate dagli esperti di tutti i paesi durante il commenting.

 

La dose massima proposta, 6 kg di caffeina per ettaro, corrisponde infatti a 150000 (centocinquantamila) tazzine di caffè (una tazzina contiene circa 40 mg di caffeina), per cui sono quantità lontanissime da quanto normalmente immesso nell'ambiente con l'utilizzo non fitoiatrico e quindi occorre dimostrare che quantità così elevate siano sicure per l'uomo e l'ambiente, visti anche i noti effetti collaterali (impatto sul sistema cardiovascolare, idratazione e temperatura corporea, effetti negativi sul sistema nervoso e sul feto in via di sviluppo nelle donne in gravidanza) dell'abuso della bevanda più diffusa nel pianeta. Proveranno col decaffeinato?

 

Cipolla d'inverno (Allium fistulosum) processato

L'approvazione della cipolla d'inverno processata come sostanza di base contro l'avvizzimento batterico del pomodoro (Ralstonia solanacearum) è stata invece approvata all'unanimità.

 

Rinnovi

 

Metribuzin

Il celebre erbicida per bietola e altre chenopodiacee termina, almeno per adesso, la sua carriera in Europa.

 

Le sue criticità come perturbatore endocrino (effetto sulla tiroide) e il rischio per astanti e residenti, così come il rischio per le api (fa specie sentire questo per un erbicida) sono stati fatali al prodotto.

 

I notificanti non sono riusciti a identificare modalità di utilizzo che generassero esposizione trascurabile (condizione per mantenere in commercio i perturbatori endocrini), così come non sono stati identificati "usi essenziali" che avrebbero consentito di commercializzare il prodotto in Europa per altri cinque anni.

 

Il mancato rinnovo è stato quindi approvato all'unanimità dai 27 e prevede la revoca dei formulati entro sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento e uno smaltimento scorte di 12 mesi, sempre a partire dall'entrata in vigore del provvedimento citato. La campagna 2025 sembra quindi assicurata.

 

Da segnalare che l'Olanda aveva richiesto un periodo più breve per lo smaltimento scorte, appello rimasto inascoltato e che verrà quindi adottato solo in quel Paese. I termini per la revoca dei prodotti e il relativo smaltimento scorte possono essere infatti accorciati a piacimento dai singoli Stati membri, essendo limiti massimi.


Tritosulfuron

Il notificante dell'erbicida tritosulfuron ha ritirato il supporto al rinnovo della sostanza e i 27 non hanno potuto che prenderne atto. Le tempistiche di revoche e smaltimenti scorte sono le stesse del metribuzin.

 

Flumetralin e fenpyrazamine

I notificanti di queste due sostanze attive hanno abbandonato il loro supporto e di conseguenza la loro data di scadenza è stata riportata all'unanimità al 15 gennaio 2025, annullando la proroga concessa per il proseguimento della valutazione del rinnovo che invece non ci sarà.

 

Proroghe proroghe proroghe

Anche questa volta una proroga con polemiche.

 

Sono ben 3 gli Stati (pari al 18,77% della popolazione europea, mica bruscolini) che hanno votato contro la proroga della scadenza dell'approvazione Ue di 14 sostanze attive.

 

I principi attivi interessati (tra parentesi le nuove scadenze) sono

  • 8-hydroxyquinoline (31 dicembre 2025)
  • aminopyralid (31 maggio 2027)
  • azoxystrobin (31 maggio 2027)
  • Candida oleophila strain O (31 maggio 2027)
  • chlorantraniliprole (31 maggio 2027)
  • fluroxypyr (15 febbraio 2027)
  • imazalil (31 maggio 2027)
  • kresoxim-methyl (31 maggio 2027)
  • metobromuron (31 maggio 2027)
  • oxyfluorfen (31 maggio 2027)
  • Paecilomyces fumosoroseus strain Fe 9901 (31 maggio 2027)
  • tefluthrin (31 maggio 2027)
  • terbutilazina (31 maggio 2027)
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Sito della commissione Ue sulle riunioni dei comitati