Lo stato di indennità, cioè della non presenza del batterio e dei danni da esso provocati, è stato dichiarato dal Mipaaft con il decreto pubblicato in Gazzetta ufficiale nei giorni scorsi, dove sono riportate tutte le località italiane classificate come indenni.
In Toscana i comuni di Orbetello e Monte Argentario in provincia di Grosseto non rientrano nelle zone indenni dopo il ritrovamento del batterio nel dicembre scorso, anche se non su piante di olivo.
La dichiarazione del Mipaaft è stata fatta sulla base delle rilevazioni effettuate dai Servizi fitosanitari regionali che cercano la presenza del batterio sul territorio, sia su piante di olivo che su altre piante comunicate al ministero con cadenza trimestrale.
Soddisfazione in particolare è stata espressa dall'assessore all'Agricoltura delle Marche, Anna Casini, che ha ringraziato i tecnici regionali invitando sempre a non abbassare la guardia.
Mentre in Toscana sta partendo il progetto europeo Life Resilience che vede coinvolti anche la Spagna e il Portogallo per cercare nuove strategie di azione da mettere in campo contro il batterio, in particolare valutando la possibilità di usare cultivar di olivo resistenti e di nuove tecniche di coltivazione e di lotta al vettore.