Il fungo B.bassiana appartiene agli ascomiceti (ord. Hypocreales) ed è stato studiato ed applicato con successo, in diversi situazioni ambientali in tutto il mondo. Il micete ha una distribuzione geografica cosmopolita ed è stato isolato da oltre 700 specie di Artropodi, tra cui diverse specie di coleotteri, vari lepidotteri, diverse specie di ortotteri, di rincoti omotteri (aleurodidi, afidi e altri gruppi) ed eterotteri e di tisanotteri (tripidi). Ogni ceppo di B.bassiana possiede caratteristiche specifiche che lo rendono più o meno attivo contro determinati gruppi di insetti (ad esempio, il ceppo ATCC 74040 manifesta una buona attività soprattutto contro aleurodidi e tripidi, ma anche una elevata azione acaricida contro gli acari tetranichidi).
Le spore del fungo, una volta a contatto con la cuticola dell'insetto ed in presenza di adeguate condizioni termoigrometriche, germinano sviluppando una sottile ifa di penetrazione che avvia il processo di infezione; se l'insetto compie la muta l'infezione si arresta, altrimenti il fungo continua a svilupparsi e perfora l'epidermide tramite la produzione di enzimi chitinolitici.
Il ceppo contenuto in Naturalis (ATCC 74040) non produce alcuna sostanza tossica e agisce principalmente per l'azione fisico-meccanica del tubetto germinativo, che perforando la cuticola mediante specifici enzimi, conduce inesorabilmente alla disidratazione e alla morte dell’insetto. Inoltre, il micelio di B. bassiana si moltiplica alimentandosi a carico dell'ospite fino a consumarne i nutrienti.
A causa di ciò, dopo la morte del bersaglio e con un’elevata umidità relativa (UR), superiore al 90%, possono comparire all'esterno del corpo di quest’ultimo delle efflorescenze conidiche che concorrono ad un’ulteriore diffusione dell'infezione; più spesso gli insetti attaccati appaiono inscuriti, rinsecchiti e mummificati.
Naturalis agisce per contatto: le spore devono aderire alla cuticola dell'ospite in modo che possano avviarsi i processi biochimici di penetrazione con la produzione degli enzimi chitinolitici. Naturalis è attivo contro tutti gli stadi di sviluppo dell'ospite, dalle uova agli adulti compresi gli stadi giovanili; è chiaro che quando le uova dell'insetto bersaglio, come nel caso dei tripidi, sono deposte protette all'interno del tessuto vegetale, non sono suscettibili all'attacco del fungo.
Naturalis è attivo soprattutto contro aleurodidi, tripidi, afidi e alcuni acari, specialmente i tetranichidi; l’azione contro Tetranychus urticae è principalmente indirizzata a carico delle uova e degli stadi giovanili ed è molto interessante il fatto che anche la fecondità delle femmine trattate con Naturalis si riduca di circa 30 volte. Importante anche la selettività, emersa durante il corso delle prove, nei confronti di Phytoseiulus persimilis, fitoseide predatore di ragnetto rosso ed ampiamente utilizzato in programmi di difesa integrata delle colture.
L’insetticida è però utilizzabile anche contro i ditteri tefritidi (come le mosche della frutta, delle ciliegie e dell’olivo) con una diversa modalità di azione: le spore, una volta distribuite sulla superficie del frutto da difendere, svolgono un'azione di repellenza alla ovideposizione e quindi preventiva.
La corretta applicazione del microrganismo richiede un’adeguata conoscenza del suo funzionamento biologico e la sua distribuzione sulle colture è di norma affidata all’uso di normali macchine irroratrici. A contatto con l'acqua utilizzata per il trattamento, le spore si reidratano e sono quindi pronte per germinare una volta depositate sulla foglia.
L'efficacia del ceppo ATCC 74040 è stata accuratamente studiata in diverse condizioni ambientali. Da queste ricerche risulta che la temperatura ottimale è compresa tra 20 e 27 °C, ma si riscontra comunque una buona efficacia in un intervallo più ampio compreso tra 10 e 35°C.
Le applicazioni di Naturalis devono essere impostate tenendo in considerazione alcune linee guida:
- agisce per contatto, per cui è fondamentale curare bene la bagnatura;
- è preferibile intervenire la sera o al mattino;
- non ha un'azione abbattente, per cui va utilizzato a bassi livelli di infestazione o in combinazione con un insetticida e/o insetti utili;
- ripetere il trattamento almeno 2-3 volte, soprattutto se si usa da solo e non in strategia con altri insetticidi o insetti utili;
- pH dell’acqua: mantenere il pH entro 6-8;
- conservazione del formulato: assicurarsi che la confezione commerciale sia stata correttamente conservata secondo le indicazioni riportate (12 mesi a 20-25°C - Il prodotto dovrebbe essere conservato in frigorifero per mantenere massima la vitalità delle spore);
- attenzione alle miscele con i fungicidi perché non tutti sono compatibili (consultare le tabelle di compatibilità).
Naturalis è un insetticida in sospensione concentrata, con formulazione oleosa che contiene 2,3 x 107 spore vitali/ml di prodotto, non è classificato, non ha tempo di carenza e non ha alcun LMR.
Le particolari modalità di azione di Naturalis ne fanno uno strumento ideale per il contenimento di alcuni insetti e acari dannosi sulle colture orticole, frutticole e ornamentali sia in regime di agricoltura biologica, sia in aziende che adottano strategie di difesa integrata, o che vogliano utilizzare una strategia di difesa fitosanitaria più attenta alla salubrità dell'ambiente di lavoro e alle esigenze del consumatore (Naturalis non ha LMR e tempo di carenza).
Naturalis, infine, è compatibile con gli ausiliari che si lanciano nelle serre e non ha alcun effetto indesiderato sui bombi e sui pronubi in genere.
In conclusione Naturalis può essere considerato un insetticida/acaricida molto utile e importante quando impiegato in strategie di lotta integrata che tengano conto del rischio di sviluppo di popolazioni resistenti alle molecole di sintesi e anche quando si vogliono limitare i residui sulla coltura, specialmente in prossimità della raccolta.
In fertirrigazione
Recenti risultati mostrano una interessante attività del prodotto contro gli stadi pupali dei Tripidi che vivono nel terreno; in pratica, un trattamento in fertirrigazione (applicazione non ancora registrata) mostra un abbattimento di oltre il 50% dei fitofagi rispetto al non trattato. Inoltre è da segnalare che questa azione si protrae per oltre 30 giorni e quindi le applicazioni al suolo possono essere intervallate un mese una dall’altra.Interessante anche l'attività sugli elateridi della patata; come noto le forme giovanili di questi fitofagi terricoli migrano nel profilo del terreno condizionati dall'umidità, per cui i trattamenti eseguiti in fase di semina risultano insufficienti a proteggere la coltura per tutto il ciclo colturale, soprattutto in concomitanza con periodi piovosi e in seguito ad irrigazioni. L'impiego in trattamenti ripetuti all'interno del programma di fertirrigazione può fornire una protezione duratura per la coltura.
Per queste ragioni ne è stata chiesta l'autorizzazione all'impiego in fertirrigazione.
Condizioni ambientali
Temperatura- Temperatura ottimale: tra 20 e 27°C
- da 27 a 32°C si ha ancora una buona attività
- oltre i 35°C la vitalità delle spore si accorcia sensibilmente
- la germinazione delle spore si blocca con temperature al di sotto dei 10°C
Umidità relativa:
- Ur ottimale: oltre il 50%
- La germinazione delle spore si blocca con Ur al di sotto del 15%
- più alta è l'Ur più è facile la sporulazione del fungo antagonista
Vantaggi
- Acaricida/insetticida con modo di azione unico, diverso da quello di ogni altro acaricida/insetticida chimico convenzionale;
- Acari: efficace contro tutti gli stadi di sviluppo (soprattutto uova);
- Adatto all'inserimento in strategie di gestione della resistenza;
- Adatto all'inserimento in programmi di difesa integrata;
- Nessun tempo di carenza e nessun LMR richiesto;
- Sicuro per ausiliari, uomo e ambiente;
- Ammesso in agricoltura biologica.
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