Per la presentazione di queste “Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” e per permettere per un confronto sulla nuova normativa inerente l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari con particolare riferimento alla “Bozza di Piano di Azione Nazionale”, venerdì 14 dicembre scorso Syngenta ha invitato tecnici, professionisti, agricoltori ed operatori a Vicenza.
Nella prima relazione Maura Calliera (Università Cattolica del Sacro Cuore) ha ampiamente spiegato la direttiva 128/2009 sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, il Decreto 150/2012 di recepimento e la bozza del Piano di Azione Nazionale attualmente in discussione.
Gli obiettivi, strutture e contenuti delle “Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari” sono stati invece presentati da Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) mentre Fabio Berta (Syngenta Crop Protection) ha spiegato come le “Linee guida” siano dei veri e propri strumenti applicativi a disposizione gratuita delle aziende agricole italiane.
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Carlo Frausin (ERSA Friuli Venezia Giulia - Servizio Fitosanitario e Chimico),
Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore), Giorgio Piazza (Presidente Coldiretti Veneto)
e Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (Presidente Confagricoltura Veneto)
Platea e animi si sono scaldati (anche se fuori nevicava…) durante la tavola rotonda sulle “Prospettive, opportunità e criticità nel nuovo contesto normativo sull’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari: il punto di vista delle regioni e delle associazioni”.
Il dibattito ha visto la partecipazione di Ettore Capri (Università Cattolica del Sacro Cuore), Riccardo De Gobbi (Direzione Agro-Ambiente Regione Veneto), Carlo Frausin (ERSA Friuli Venezia Giulia - Servizio Fitosanitario e Chimico), Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi (Presidente Confagricoltura Veneto), Marco Golfetto (Responsabile Tecnico CIA Veneto) e
Giorgio Piazza (Presidente Coldiretti Veneto).
Posizioni decisamente preoccupate sono state espresse dalle rappresentanze sindacali che, in ambito nazionale, porteranno diversi emendamenti al Pan. Secondo alcuni non dei presentri difficilmente di avrà l’approvazione del piano prima di marzo 2013.
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Fonte: Agronotizie