La produzione di patata da conservazione in Italia si presenta su volumi superiori rispetto a quelli dello scorso anno, annata caratterizzata da rese produttive mediamente basse in molte Regioni.

In base alle ultime indicazioni provenienti dai principali areali di produzione, le rese nel nord Italia si sono mantenute su valori sostanzialmente nella media degli ultimi anni, mentre nel centro Italia sono cresciute rispetto allo scorso anno.

Il mercato ha registrato nel mese di settembre un andamento regolare delle vendite nel canale della distribuzione organizzata e nei principali mercati all'ingrosso della penisola, con quotazioni tendenzialmente stabili.

Gli operatori temono gli effetti negativi di una maggiore offerta di prodotto sulle quotazioni della patata delle prossime settimane in Europa; in Italia, in avvio del mese di ottobre si è registrata una tendenza al ribasso dei prezzi della patata nei principali mercati all'ingrosso e in alcune catene distributive minori.

Questa situazione è favorita da un rallentamento dei consumi e dalla presenza sul mercato di prodotto di origine italiana ed estera offerta in vendita a prezzi molto competitivi.

In questa fase della campagna, il prodotto di origine francese offerto in esportazione verso l'Italia quota un prezzo partenza di 0,08 euro al chilo. Per la varietà Agata, con indice di lavabilità 7 e calibro 45+, il prodotto di origine tedesca quota un prezzo reso al nord Italia variabile tra 0,11 e 0,12 euro al chilo, in relazione al diverso livello qualitativo.

Da indagini realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella settimana 41 del mese di ottobre 2011, il prezzo medio di vendita della patata al chilo è stato di 0,95 euro nel dettaglio del nord Italia, di 0,95 euro nel dettaglio del centro Italia e di 0,80 euro nel dettaglio del sud Italia. Il prezzo medio di vendita al dettaglio della patata rilevato in Italia è stato di 0,90 euro al chilo.

 

Patata: il punto della situazione in Europa

Con il completamento delle operazioni di raccolta in nord Europa si va delineando il quadro delle produzioni di patata da conservazione del 2011: i principali Paesi produttori registrano una crescita nei volumi dei raccolti rispetto allo scorso anno, dovuta principalmente a elevate rese produttive e a un aumento delle superfici coltivate.

Le prime rilevazioni riguardanti i cinque principali Paesi produttori di patata dell'Europa occidentale: Inghilterra, Olanda, Belgio, Francia, Germania. Le superfici coltivati sono aumentate dell'1,3% rispetto al 2010 (+ 4% in Francia), con rese produttive medie superiori alle 47 tonnellate per ettaro (+ 5,5% su 2010). La produzione complessiva si attesta a 25.5 milioni di tonnellate (+6,8% su 2010), con una crescita di 1.6 milioni di tonnellate rispetto al raccolto del 2010.

In Germania si prevede un incremento dei volumi del raccolto di patata del 17,6% rispetto al 2010, per una produzione complessiva nel 2011 di oltre 11 milioni di tonnellate (fonte Fiwap, Belgio). Nel periodo che va da agosto 2010 ad agosto 2011, la Francia ha registrato una crescita in valore delle esportazioni di patata del 64% rispetto alla stagione precedente e un calo dei volumi venduti del 4%. L'Italia si conferma il secondo mercato di esportazione delle patate francesi, con una importazione di 357.000 tonnellate ed un valore di 96.3 milioni di euro nel periodo in esame.