Prosegue l'ufficializzazione delle approvazioni comunitarie decise nell'ultima riunione dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (sezione Plant Protection Products: legislation), tenutosi a Bruxelles il 22-23 novembre (vedi articolo).
Questa è la volta del Bromuconazolo, fungicida triazolico per i cereali, revocato dall'Italia sin dal 2005 e “non iscritto” in Europa nel 2008. Sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 22 dicembre è stata infatti pubblicata la direttiva 2010/92/CE che, con decorrenza 1° febbraio 2011, iscrive la sostanza attiva bromuconazolo nell'allegato 1 della direttiva 91/414.
Seppure la documentazione aggiuntiva ripresentata dal notificante Bayer CropScience sia risultata sufficiente per iscrivere la sostanza nell'allegato 1 della direttiva, rimangono aperti alcuni interrogativi, alcuni comuni a molti triazoli, che dovranno essere chiariti dal notificante entro il gennaio del 2013:
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residui dei metaboliti nelle colture primarie e avvicendate e nei prodotti di origine animale
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valutazione del rischio a lungo termine per i mammiferi erbivori
Non appena saranno disponibili appropriate linee guida messe a punto dall'OECD, il notificante dovrà presentare entro due anni appositi studi sulle proprietà di interferente endocrino della sostanza.
Invece gli Stati membri dovranno approfondire la valutazione del rischio nei confronti degli operatori e degli organismi acquatici quando valuteranno i dossier dei formulati. Contrariamente alle altre sostanze attive che si sono avvalse della procedura accelerata di valutazione, il bromuconazolo non è stato revocato volontariamente e quindi la valutazione del dossier del formulato avverrà prima della reimmissione in commercio dei relativi formulati.
Provvedimenti citati