Durante il primo meeting europeo Nufarm, si è discusso un argomento di estrema attualità per il diserbo dei cereali: le resistenze agli erbicidi ed in particolare la posizione del chlortoluron.

All'incontro erano presenti vari esperti, ricercatori di organismi pubblici e privati, rappresentanti di agricoltori e distributori di agrofarmaci di diversi Paesi.

Le infestanti possono variare a seconda delle aree di coltivazione e delle condizioni colturali, ma le famiglie chimiche in grado di contenerle, a causa del loro ridotto numero, sono chiaramente soggette allo sviluppo di resistenze: Solfoniluree ed ALS in genere , FOP, DIM e persino gli Ureici.

Sapendo che le trasformazioni genetiche all'origine dei fenotipi resistenti sono imprevedibili, l'agricoltore non può combattere contro l'emergenza di queste erbe infestanti. Si possono però adottare strategie appropriate per limitare la comparsa di fenotipi resistenti. Per quanto riguarda i metodi più idonei per ridurre la diffusione di tali popolazioni, le diverse strategie in sviluppo concordano su un punto: l'interesse su principi attivi applicati soli ed in miscela con siti d’azione differenti rispetto ai graminicidi fogliari (ALS, FOP, DIM).

Il chlortoluron, molecola 'strategica' per Nufarm, che ne ha anche supportato la difesa a livello europeo ed è già proposta dalla Società in numerosi Paesi tra cui l'Italia, è meno interessato da problemi di resistenze rispetto a Solfoniluree, FOP e DIM. Il chortoluron ha un modo d'azione unico (gruppo HRAC C2) non significativamente rappresentato negli interventi graminicidi sulle colture in rotazione (es. bietola, mais, medica, colza, etc..): risulta perciò essenziale per una corretta strategia che preveda l'alternanza dei siti d'azione anche nelle successioni colturali.

Il messaggio di Nufarm è: la giusta dose di chlortoluron al momento giusto e, se possibile, in associazione con partner che apportino un modo d'azione originale e/o complementare.


Lentipur® FL (chlortoluron 500 g/l)
Erbicida selettivo per il grano, specifico per le applicazioni autunnali.
Agisce per assorbimento fogliare e radicale, risulta molto efficace sia contro le graminacee più dannose, sia contro importanti dicotiledoni: Lolium, Alopecurus, Poa, Matricaria, Anagallis, Caspella, Galeopsis, Geranium, Polygonum, Centaurea, Raphanus, Sinapis, Stellaria etc..
Si consiglia di intervenire in post-emergenza precoce (2/3 foglie) con l'associazione di Lentipur® FL + Meltus® (metsulfuron-methyl 20%), rispettivamente alle dosi di 3 l/ha + 20 g/h.

L'intervento precoce nei cereali a paglia è tuttora strategico per diversi
• Tecnici: rotazione dei siti d'azione sulla stessa azienda come già avviene per l’avvicendamento colturale, con l'obiettivo di preservare il più possibile nel tempo l'efficacia dei graminicidi disponibili.
• Economici: in situazioni con medie o ridotte infestazioni, può essere sufficiente un unico passaggio, l’intervento di Lentipur® FL + Meltus® è decisamente più economico rispetto ad altre soluzioni di tutto post. Si può anche prevedere una rifinitura localizzata nelle aree con infestazioni non accettabili e con erbicidi specifici nelle fasi di levata, quando di norma si interviene con il fungicida.

• Produttivi: la 'libera' competizione delle infestanti dall'emergenza alla fine dell'accestimento significa una riduzione del potenziale economico della coltura, che può essere aggravata se si interviene tardivamente con molecole (es. alcune ALS), che inducono nelle malerbe una lenta 'agonia' prima della loro completa devitalizzazione.


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