E’ ormai noto come sia di scarsa utilità lavorare accuratamente il suolo, seminarlo con varietà selezionate, eliminare le infestanti più invasive, se poi non si completa il programma di protezione con un’adeguata difesa dalle patologie fungine. Non solo per aumentare le rese quantitativamente e qualitativamente, ma anche e soprattutto per garantirsi la commerciabilità del raccolto, grazie al contenimento delle micotossine entro i limiti di legge. La campagna cerealicola 2008/09 si è caratterizzata per l’andamento stagionale anomalo che ha avuto un impatto negativo su quasi tutte le fasi della coltura, a partire dalle semine. La fine dell’inverno, inoltre, vede diffusamente grani sofferenti per gli eccessi idrici e per gli sbalzi termici. Le decisioni che il cerealicoltore è chiamato a prendere in questa fase della stagione sono difficili, ma da esse dipende la remunerazione degli investimenti fin qui sostenuti. Per quanto la coltura non appaia in condizioni ottimali, l’atteggiamento da evitare è proprio quello di ridurre gli investimenti. Una gestione oculata del diserbo e della fertilizzazione di copertura possono aiutare la coltura  a riprendersi e a superare lo stress e vanno quindi effettuati appena possibile. Allo stesso modo, la coltura va protetta dalle malattie fungine.


Amistar: difesa della pianta e della produzione

Tra i diversi prodotti per il controllo delle malattie del grano, Amistar si caratterizza per alcuni vantaggi che lo rendono particolarmente indicato, anche in annate come quella attuale. Amistar, infatti, è in grado di controllare efficacemente le principali malattie fogliari, quali Septoriosi (Septoria tritici), Oidio (Erysiphe graminis), Ruggine nera (Puccinia graminis), Ruggine bruna (Puccinia recondita), Ruggine gialla (Puccinia striiformis), oltre a Elmintosporiosi (Pyrenophora teres), Rincosporiosi (Rhyncosporium secalis) e Stagonosporiosi (Stagonospora nodorum).

In aggiunta al controllo delle malattie, Amistar agisce anche determinando la modifica di alcuni processi fisiologici della pianta:
- L’apparato fogliare si mantiene verde più a lungo, con conseguente aumento della capacità fostosintetica e della produzione di elaborati
- Aumenta l’assimilazione dell’azoto; la pianta è capace di utilizzare al meglio i nutrienti che le vengono forniti con la fertilizzazione
- Aumenta l’efficienza dell’impiego dell’acqua, riducendo la perdita attraverso gli stomi
La somma del controllo delle malattie fungine e degli effetti fisiologici porta a una pianta più sana, capace di produrre elaborati per il riempimento delle cariossidi.

 

Amistar: convenienza economica dimostrata in campo

Al fine di confermare i dati delle sperimentazione degli anni precedenti, altre 15 prove varietali sono state realizzate da Syngenta in collaborazione con le principali ditte sementiere. Le prove sono state svolte su tutto il territorio nazionale, da Alessandria a Foggia, e hanno confermato i benefici di Amistar sulla produzione di grano. Le tesi con Amistar hanno avuto un aumento medio delle rese unitarie del 18%, dell’11,4% del peso di mille semi e di circa il 2% del peso ettolitrico. La difesa con Amistar ha consentito inoltre di migliorare le produzioni di granella, senza per questo andare a incidere negativamente sul tenore proteico del prodotto finito o addirittura migliorandolo (+0,36%). Tutto questo si traduce in una migliore valorizzazione commerciale del frumento. E questo è valido non solo negli areali del nord Italia, ma, come dimostrano i dati sperimentali, anche negli areali del sud Italia e in una provincia cerealicola per eccellenza come Foggia.