Nei nostri ambienti la piralide compie generalmente due generazioni all’anno. L’insetto sverna allo stadio di larva matura nei residui della coltura rimasti in campo. A partire da inizio maggio s’iniziano a trovare le crisalidi. Dopo lo sfarfallamento e l’ovideposizione le larve della 1a generazione si sviluppano nell’arco di circa un mese a spese dell’apparato fogliare del mais.

Nella prima metà di luglio inizia il volo degli adulti, che può protrarsi fino al mese di agosto.

Le larve della seconda generazione compaiono verso la fine del mese di luglio e si nutrono del polline presente alle ascelle delle foglie per poi penetrare nella spiga e quindi nello stocco.

La seconda generazione è pertanto la più dannosa.

Ciclo Piralide

(Ciclo della piralide nelle zone temperate - Fonte: Management of the European Corn Borer; NCR Pub. 22)

 

I danni della piralide, sempre economicamente rilevanti, sono sia qualitativi che quantitativi.

Quelli quantitativi sono causati direttamente dalle larve:

• Gallerie all’interno dello stocco e del tutolo della spiga;

• Rosure delle cariossidi;

• Stroncamento sopra e sottospiga delle piante (spighe a terra).

Le perdite produttive conseguenti variano dal 5 al 7% in annate normali per arrivare anche al 30% in casi di particolare gravità. 

I danni qualitativi sono favoriti indirettamente dall’attività del parassita:

• I fori della piralide costituiscono la via d’accesso preferenziale per alcuni funghi parassiti, in particolare varie specie di Fusarium e secondariamente Aspergillum e Penicillium;

• questi funghi sono produttori di micotossine e potenzialmente possono generare diversi tipi di micotossine (fumonisine, aflatossine, ocratossine, nivalenolo, zearalenone). Le fumonisine sono tuttavia le principali micotossine attualmente rilevate sul mais nelle condizioni italiane.

Le pratiche agronomiche, quali le rotazioni delle colture, la corretta gestione degli stocchi (trinciatura e interramento), la scelta dell’ibrido e di tecniche colturali che favoriscono lo sviluppo equilibrato del mais (stocco robusto), non sono in grado di mantenere i danni sotto la soglia di accettabilità. Il trattamento insetticida appare quindi necessario per contenere gli attacchi. Un efficace protezione del mais può portare un significativo incremento produttivo (mediamente 10 q/ha) e soprattutto un miglioramento qualitativo con una sensibile riduzione del rischio di contaminazione da micotossine.

Il controllo della seconda generazione della piralide è pertanto di fondamentale importanza e si basa sul connubio tra la scelta di un prodotto efficace e sicuro ed una modalità e tempistica d’intervento ottimali.

Perchè scegliere Decis/Decis Jet?

Decis e Decis Jet sono molto efficaci ed hanno azione rapida ed adeguata durata di protezione.

L’elevata efficacia sulla piralide consente sensibili incrementi produttivi e qualitativi e, grazie alla riduzione degli stroncamenti agevola le operazioni di raccolta.

Il breve intervallo di sicurezza costituisce poi un importante vantaggio per la protezione del mais da trinciato.

Entrambi i prodotti sono efficaci anche sugli adulti della diabrotica.

Decis è una formulazione concentrata emulsionabile contenente 25 g/L di deltametrina. Decis Jet contiene  15 g/L di deltametrina e, grazie agli innovativi coformulanti di origine vegetale ha una classificazione tossicologica favorevole (si acquista e si impiega senza il patentino).

Numerose esperienze sperimentali hanno dimostrato che il miglior risultato si ottiene trattando nel periodo tra l’inizio delle catture consistenti ed il picco del volo (generalmente tra metà e fine luglio); il trattamento dopo il picco dà risultati inferiori sia in termini qualitativi che di incrementi produttivi.

Le trappole costituiscono quindi un utile strumento per decidere il momento d’intervento.

Le dosi di impiego sono

Decis: 0,5 L/ha

Decis Jet: 0,8 L/ha

La qualità della distribuzione è fondamentale per l’efficacia del trattamento; per ottenere buoni risultati è pertanto necessario utilizzare il “trampolo” distribuendo 300-400 litri di miscela per ettaro.

 

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