Michelin è il maggior produttore di pneumatici agricoli. Offre linee di prodotto diversificate e specifiche che permettono di far fronte alle più diverse necessità aziendali. Gli sforzi avanzati nel settore della ricerca e dello sviluppo hanno sempre mantenuto il marchio al passo con l'evolversi delle tecniche colturali.

 

Una vera e propria gara di resistenza. Non solo sul campo, ma anche sul mercato. E' quella che si trovano quotidianamente a dover affrontare i costruttori di pneumatici agricoli, un settore che in pochi anni ha visto un rapido evolversi delle tecnologie e delle tecniche colturali. Un'evoluzione che il gruppo Michelin ha saputo cogliere sin dall'inizio, puntando sull'innovazione per rispondere anticipatamente alle mutevoli esigenze del mercato.

Tanto è vero che il Gruppo transalpino, nonostante l'attuale difficile contesto economico, continua ad investire più del quattro per cento del suo fatturato in ricerca e sviluppo, a conferma di una scelta operata dal 1973 quando commercializzò il suo primo radiale agricolo. Furono molteplici i test eseguiti nel chiuso delle sale prova per garantire la qualità del prodotto e furono altrettanto numerose le prove in campo per assicurare aderenza e basso compattamento al suolo.

Il proseguire della ricerca portò poi, nel 1980, al lancio del radiale "Bib Xm18", un pneumatico con capacità di carico e codice di velocità di gran lunga superiori ai migliori concorrenti dell'epoca. Può essere considerato il capostipite dei moderni radiali, quelli ribassati, gran volume e omologati per le alte velocità, e permise a Michelin di lanciare in rapida successione altri e sempre più performanti prodotti fra quali le serie "Xm25" e "Xm27", pensate per trattori ad alta potenza e quattro ruote motrici. Un ulteriore passo della ricerca Michelin riguardò poi l'evoluzione dei materiali e della carcassa, dal cui studio nacque nel 1991 il pneumatico extra flessibile "Xm108", altro pilastro nella storia dei pneumatici agricoli. Dedicata ai trattori di potenza compresa fra gli 80 e i 200 cavalli, la nuova generazione di pneumatici univa per la prima volta tre performance difficili da ottenere contemporaneamente: una riduzione del 20 per cento del compattamento, un comfort superiore e una elevata velocità su strada. Lo "Xm108", inoltre, poteva essere utilizzato a una pressione di gonfiaggio minima di zero 4 bar contro gli zero 6 bar delle gamme precedenti. In epoca più recente, la creatività del Gruppo si è infine concretizzata nello sviluppo del pneumatico "MegaXBib", radiale destinato all'equipaggiamento delle grandi macchine da raccolta e, soprattutto, primo pneumatico a permettere una pressione di gonfiaggio di 2,7 bar con una velocità su strada fino a 50 all'ora.

Nel 2001 furono poi lanciate la gamma "MachXbib", per trattori di potenza superiore ai 200 cavalli, gomma premiata per l'innovazione, e la gamma "CargoXBib" per i rimorchi agricoli, e tre anni dopo arrivò "XeoBib", premio all'innovazione Eima e Agritechnica. Caratterizzato da un'innovativa tecnologia costruttiva denominata "Ultraflex", fu il primo pneumatico largo in grado di lavorare in campo e su strada a una pressione costante inferiore a un bar, qualunque sia la sua velocità di marcia o il suo impiego. Particolarmente adatto ai terreni e alle colture fragili, è ancora oggi considerato uno dei pneumatici più adeguati alle moderne tecniche di coltura semplificata, fermo restando che Michelin non è rimasta però con le mani in mano e, sempre grazie ai suoi centri di ricerca, ha poi immesso sul mercato "MultiBib", un serie 65 che svetta in termini di resistenza all'usura, e "AxioBib", progettato per trasformare in trazione le coppie motrici proprie dei trattori di potenza superiore ai 250 cavalli. Particolarmente adatto per affiancare le moderne pratiche di coltura semplificata, beneficia anch'esso della tecnologia "Ultraflex".

Ultimo nato "OmniBib", un radiale serie 70 il cui nome denuncia senza mezzi termini la sua qualità migliore: la versatilità d'uso. E' infatti una gomma polivalente utilizzabile con successo in qualsiasi ambito, in campo, all'interno delle aziende agricole e nei trasporti su strada, sempre senza penalizzare il comfort, la capacità di trazione o i consumi. 

 

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Disponibile anche il 'box': "Sei prodotti, un'unica qualità"

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Tratto da Macchine Trattori - Luglio-Agosto 2009

in collaborazione con Editoriale Orsa Maggiore