"Già dalla prima giornata c'è stata una buona affluenza di operatori superiore agli anni precedenti” ha commentato Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia Romagna e della Op Minguzzi Spa di Alfonsine (Ra).
“Da tutto il mondo sono giunti operatori interessati a concretizzare futuri accordi - ha spiegato Minguzzi - Gli stand italiani sono stati molto frequentati: segnale di apprezzamento per le nostre produzioni di qualità e per l’efficienza dei nostri servizi. Un risultato frutto anche della preparazione dei nostri operatori nelle settimane precedenti la fiera”.
Tutto ciò prelude ad una buona annata? Così ha risposto Minguzzi: “A Berlino non vi sono stati solamente incontri commerciali, ma sono stati organizzati convegni e in uno di questi si è evidenziato il problema dell'armonizzazione dei residui fitosanitari fra i Paesi europei. In sostanza tutti gli Stati membri devono attenersi alle stesse regole. Inoltre si è evidenziato il problema della reciprocità, il che significa che anche Paesi non comunitari come la Turchia e gli Stati Uniti, che hanno regole fitosanitarie meno restrittive, all'entrata dei loro prodotti nella Comunità europea dovrebbero attenersi alle nostre regole. Tutto ciò va ad aggiungersi al noto problema dell'embargo russo che senza colpe ha messo in ulteriore difficoltà il settore”.
“Di queste problematiche – ha concluso Minguzzi - non si possono fare carico solo gli operatori agricoli e commerciali, che a loro volta devono già fare i conti con le diverse variabili naturali da un lato e commerciali dall'altro, bensì se ne dovrebbero occupare le istituzioni. Ma sia il ministro che i dirigenti del ministero dell'Agricoltura incaricati delle problematiche fitosanitarie non si sono visti a Berlino, perdendo così una preziosa occasione di confronto con le imprese del sistema ortofrutta Italia“.
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Fonte: Fruitimprese