Ciò che arriva nelle case dei consumatori, magari sotto forma di biscotto, in origine era solo un piccolo seme. La qualità dei raccolti, però, sia dal punto di vista genetico, sia da quello dei protocolli di produzione, può fare la differenza fra un prodotto finale generico e uno di eccellenza.
Circa i punti di forza del progetto BisQItaly, ideato da Syngenta, Agronotizie ha intervistato Pierluigi Adaglio, Amministratore delegato di Adaglio Sementi srl, azienda sementiera con sede a Oviglio, in Provincia di Alessandria, e partner del progetto stesso.
 
Per una realtà aziendale come la vostra, qual è il valore aggiunto apportato da un progetto come BisQItaly?
 
"Adaglio Sementi è  ormai alla terza generazione di sementieri, siamo cioè coinvolti da 60 anni in questo settore e siamo convinti che non si possa fare a meno di lavorare con realtà come Syngenta. Uno dei valori che si traggono dall'essere legati a un Gruppo come Syngenta è infatti la cassa di risonanza offerta da questo tipo di partnership. È difficile da quantificare il valore aggiunto apportato da questo nuovo progetto , ma è alquanto importante a livello d'immagine, essere stati scelti da Syngenta ci rende orgogliosi perché sicuramente rappresenta per la nostra azienda un ottimo biglietto da visita nei rapporti commerciali. È anche un modo per reagire alla crisi, perché permette di differenziarsi sul mercato, l'argomento filiera è infatti relativamente nuovo per i cereali a paglia, soprattutto nel biscottiero. Qualcosa esisteva già sui grani duri per la pasta, ma è focalizzato prevalentemente al Centro Sud, questo progetto invece focalizza su produzioni più tipiche per il Centro Nord. Grazie alla collaborazione con Syngenta possiamo permetterci non solo di aiutare gli agricoltori a produrre di più e meglio, ma possiamo anche contrastare con più efficacia  la piaga del reimpiego aziendale. Molti agricoltori riutilizzano infatti il seme aziendale e s'illudono in tal modo di risparmiare. È un metodo che può solo ritorcersi nei confronti di chi lo attua, che porta solo a perdere professionalità. C'è anche chi semina granelle fornitegli da qualche vicino e in tal modo non si sa nemmeno quale seme si va a seminare, potrebbero essere presenti perfino quattro varietà diverse di seme , di cui una è per giunta sensibile alle malattie... Syngenta ha gli strumenti per fare capire tutto questo all'agricoltore ".
 
Le potenzialità del seme sono la prima condizione per avere raccolti di successo. Dal punto di vista genetico quali pensa che siano i punti di forza di una varietà come SY Alteo, anche nell'ottica di mulini e industria di trasformazione?
 
"Oltre ad avere caratteristiche produttive straordinarie, che lo pongono ai vertici di categoria, SY Alteo offre il grande vantaggio di essere resistente alle malattie fungine, come Fusarium, Septoria e ruggini. La sanità delle piante risulta infatti eccellente. Altre varietà, altrettanto produttive in termini di quantità, non offrono i medesimi livelli di resistenza. SY Alteo va quindi incontro alle esigenze della filiera che sempre più chiede la riduzione dell'impiego di agrofarmaci. Lo stoccatore sa che ritira un prodotto che ha un tasso qualitativo e sanitario omogeneo e superiore alle altre varietà in commercio. Come Adaglio Sementi su queste problematiche siamo sempre stati sensibili e ciò ci ha orientato verso le varietà di Syngenta: sappiamo che uno dei principali vantaggi delle loro varietà di tenero è proprio la resistenza alle malattie. Anche visitando altri Paesi europei, ove le patologie sono spesso più gravi che in Italia, abbiamo infatti potuto apprezzare le performance delle varietà Syngenta anche nell'ottica della sanità delle produzioni".
 
Syngenta offre anche una gamma di concianti per i cereali. Possono questi prodotti fare la differenza, sia dal punto di vista produttivo sia della qualità finale dei raccolti, anche in termini di sanità della granella?
 
"Per l'industria del seme è fondamentale poter distribuire semi conciati, specialmente se con prodotti Syngenta, i quali danno un ottima copertura. Su SY Alteo abbiamo deciso infatti di utilizzare Celest Trio, proprio perché vogliamo creare su questo prodotto un'attenzione particolare. Non va poi dimenticato Cet. Questo pellicolante è commercializzato da Syngenta e permette di fissare meglio il fungicida alla granella, la quale poi scorre meglio nelle seminatrici e abbatte la diffusione delle polveri, sia nello stabilimento sia nell'ambiente. Per quanto in Adaglio Sementi siano stati realizzati impianti di estrazione delle polveri, chimiche o meno, poter lavorare con semente che non rilascia polveri è comunque un grande vantaggio. È stata Syngenta France a realizzare qui da noi l'impianto dedicato alla pellicolatura. Siamo stati i primi quattro anni fa a usare questo tipo di processo e al momento lo applichiamo al 95% delle nostre sementi, uno sforzo apprezzato dai nostri clienti, i quali ci fanno spesso i complimenti per l'effetto del pellicolante ".
 
Oltre a poter contare su una buona genetica è importante anche l'approccio agronomico alla coltura. Qual è la sua opinione circa i protocolli di coltivazione proposti da Syngenta?
 
"Assolutamente completi: partono proprio dall'inizio, ovvero dal seme, poi coprono anche la concia e i  vari trattamenti erbicidi di post-emergenza e quelli con fungicidi. Nel catalogo Syngenta vi è poi anche un fitoregolatore come Moddus che offre vantaggi tangibili in campo. Moddus, applicato su SY Alteo, ha permesso di raccogliere testimonianze molto favorevoli in  Provincia di Alessandria, ove gli agricoltori hanno potuto ottenere produzioni di buona qualità e quantità. Si sono toccati perfino i 95 q/ha di SY Alteo seguendo protocolli che prevedevano l'impiego di erbicidi come Axial e Manta Gold e fungicidi come Amistar. Quest'ultimo è stato applicato due volte: una a inizio levata, quando è stato applicato anche Moddus, e la seconda in spigatura. In poche parole, chi sa lavorare bene poi raccoglie bene".
 
Qual è l'importanza di avere un ammasso separato per i cereali?
 
"È fondamentale poter gestire in modo separato gli ammassi. In Francia o in Germania gli ammassi vengono già da tempo divisi varietà per varietà. Da noi mancano purtroppo le strutture adeguate per fare questa differenza. Alcune si stanno organizzando in tal senso. Non sono numerose ma stanno aumentando. La tracciabilità è molto importante in un progetto di filiera e solo con gli ammassi distinti per varietà si possono garantire le origini delle singole partite di produzione".
 
Dalla convinzione che emerge dalla Sue parole, mi pare di capire che il progetto può solo che espandersi...
 
"Sicuramente. Di ettari seminari con SY Alteo nel 2012 solo noi di Adaglio Sementi ne avevamo 130. Il progetto è molto più ambizioso nel 2013: si pensa infatti di arrivare a circa 700 ettari, coltivati insieme agli altri partner coinvolti nel progetto. Si parla cioè di una disponibilità di oltre tremila tonnellate di SY Alteo vendibile. Una quantità che comincia a possedere un'apprezzabile massa critica anche agli occhi del mercato ".
 

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