Il calo produttivo delle patate da conservazione a livello europeo ha determinato previsioni di mercato positive per la prossima stagione, con una situazione migliore rispetto allo scorso anno. Parte da questo dato l'analisi del Cepa, Centro di divulgazione per la patata di Bologna, sul settore pataticolo italiano che lascia intravvedere buone prospettive economiche per il settore.

La riduzione delle superfici investite in produzione di patata da conservazione del 2012 nei principali Paesi produttori europei evidenzia produzioni complessivamente inferiori rispetto allo scorso anno. Questo dato, unitamente al fatto che lo scorso anno sono state registrate rese produttive particolarmente elevate per le coltivazioni di patata in Nord Europa, lascia prevedere una situazione di mercato migliore per la prossima stagione, con un'offerta di prodotto sul mercato europeo in equilibrio rispetto alla domanda. In particolare, in Francia la riduzione delle superfici si attesta a -0,2% rispetto alla precedente annata, secondo quanto diffuso dall'Unione nazionale dei produttori di patata francesi, Unpt. In Germania il calo delle superfici investite dovrebbe attestarsi a -3,5% sullo scorso anno (Ami 2012), mentre nei Paesi Bassi le riduzioni variano da -3% a -5% a seconda delle zone di coltivazione; infine, la Polonia ha limitato le superfici investite in coltivazione di patata dagli oltre 400.000 ettari del 2011 ai 380.000 ettari attesi nel 2012 (Ufficio statistica nazionale 2012).

Anche l'Italia segna una riduzione delle superfici investite in coltivazione di patata da conservazione nel 2012, secondo quanto emerge dall'Osservatorio nazionale della patata del Cepa che ha analizzato le previsioni sulla produzione del 2012 alla presenza delle Unioni nazionali dei produttori di patata italiani (Unapa e Italpatate), di Fruitimprese e dei rappresentanti della produzione organizzata di Emilia-Romagna, Lazio, Campania e Abruzzo, delle istituzioni nazionali e di diverse aree agricole italiane.

"Il calo delle superfici investite in coltivazione di patata – afferma Augusto Renella, coordinatore del Cepa – riguarda diverse regioni italiane, e in particolare gli operatori dell'Emilia-Romagna stimano un calo delle superfici coltivate di circa il 10% rispetto allo scorso anno; in Campania e Abruzzo il calo delle superfici è stimato tra -20% e -15% sulla precedente stagione, mentre gli operatori del Lazio non rilevano scostamenti significativi delle superfici investite in coltivazione di patata rispetto al 2011".

L'andamento agronomico delle coltivazioni di patata da conservazione in Italia, lascia prevedere una buona qualità del prodotto raccolto, con rese produttive attese su livelli mediamente inferiori rispetto alla precedente stagione per effetto anche delle temperature elevate che hanno caratterizzato il clima delle ultime settimane lungo la penisola. 

Le prime scavature di patata effettuate in Emilia-Romagna confermano una qualità ottima delle produzioni per quest'anno e una riduzione tendenziale delle rese produttive delle coltivazioni rispetto alle medie storiche degli ultimi anni. "La prossima stagione per le patate da conservazione in Italia – osserva Luciano Torreggiani, presidente del Cepa – si annuncia interessata da buoni indicatori e la Borsa patata di Bologna valuterà nelle prossime sedute la situazione commerciale per definire valori e strategie in linea con una situazione produttiva e di mercato che si prevede migliore rispetto allo scorso anno".

 

 

 

Emilia Romagna, firmata la seconda modifica al contratto quadro delle patate da consumo

Il 22 giugno scorso è stata siglata la seconda modifica al contratto quadro regionale per la cessione di patate al consumo fresco, in presenza di Roberta Chiarini in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna. Scopo della seconda modifica è migliorare ulteriormente le condizioni del contratto quadro, firmato nel 2010, che vede la campagna di raccolta 2012 come ultimo anno di validità.

I tre punti della modifica:

Il primo riguarda la costituzione di una ‘Commissione di valutazione’ finalizzata a verificare l’applicazione e l’omogeneizzazione delle modalità di campionamento presso tutti i magazzini di ritiro dei firmatari. L’attività avverrà sulla base delle norme di qualità allegate al contratto quadro, rispetto alle partite di patate consegnate. Grazie al lavoro della Commissione sarà perfezionato un opuscolo fotografico di ausilio agli addetti al campionamento per la definizione esatta dei tuberi appartenenti alle categorie Prima, Seconda e Scarto.

Il secondo riguarda sempre l’ambito della campionatura del prodotto all’entrata nei magazzini aggiungendo all’art. 3 il seguente passaggio:"L’acquirente si impegna ad appurare la qualità del prodotto entro il giorno lavorativo successivo all’avvenuta consegna, segnalando immediatamente al produttore e all’Op di riferimento, eventuali anomalie o difformità rilevanti rispetto alle norme di qualità di cui all’allegato 2 del Contratto Quadro. Qualora non siano rilevate anomalie o difformità rilevanti, la comunicazione del campionamento completo in tutte le sue parti, potrà essere effettuata entro un termine massimo di 96 ore (4 giorni lavorativi) dalla effettiva consegna".

Il terzo riguarda una parte dell’art. 12 ‘Contenzioso e arbitrato’ al quale è stato aggiunto il seguente paragrafo. "Le parti stabiliscono che il mancato pagamento o il reiterato ritardo del pagamento (due ritardati pagamenti consecutivi di oltre 15 giorni rispetto ai termini previsti) costituiscono motivo per l’esclusione delle ditte firmatarie per l’anno successivo dal contratto quadro. Si fanno comunque salvi i comprovati casi di forza maggiore per i quali è comunque possibile il ricorso al collegio arbitrale di seguito indicato".

Inoltre al termine della riunione le parti presenti si sono impegnate ad affrontare tempestivamente le seguenti tematiche per la stesura del contratto quadro 2013-2015: miglioramento della qualità del prodotto e introduzione di limiti d’accettazione più stringenti, sviluppo di relazioni economiche tra gli organismi della filiera, aggiornamento delle modalità di definizione del prezzo e applicazione di penalità per mancato ritiro/consegna del prodotto, raccolta e gestione del Fondo di esercizio.