I recenti aumenti dei costi di produzione e condizionamento, tra nuove tasse e costo dell'energia, hanno ulteriormente appesantito i 'conti' della filiera pataticola italiana, determinando il rischio di una ulteriore flessione di questa coltura in diverse zone produttive del Paese.

Nonostante il periodo di difficile congiuntura economica, gli operatori si dicono confortati dalla buona qualità della produzione, soprattutto in confronto ai problemi qualitativi che sono stati registrati in zone a vocazione pataticola di altri Paesi europei, come la Francia, storici 'competitors' dell'Italia.

Il mese di gennaio ha registrato un andamento commerciale condizionato: lo sciopero nazionale degli autotrasportatori ha di fatto ridotto il periodo delle vendite della patata di almeno una settimana. Inoltre, l'ondata di maltempo che si è abbattuta sull'Italia ha reso i trasporti ancora più difficili in alcune Regioni, a causa soprattutto di neve e ghiaccio.

Le quotazioni della patata sono rimaste mediamente stabili nel canale commerciale della distribuzione organizzata, dove viene mediamente scambiato un prodotto a filiera e con caratteristiche qualitative definite; una maggiore concorrenza sul prezzo è stata registrata nei principali mercati all'ingrosso del Centro e del Sud Italia, dove la concorrenza da parte di merce di importazione è particolarmente presente.

Gli operatori ritengono di fondamentale importanza, in questa fase della stagione, mantenere le quotazioni del prodotto su livelli tali da garantire la tenuta del sistema produttivo in una fase congiunturale particolarmente delicata per la pataticoltura italiana.

La tendenza al rialzo delle quotazioni attesa nelle prossime settimane, è sostenuta, oltre che dalla buona qualità del prodotto italiano, anche da una domanda prevista in aumento per effetto di una crescita dei consumi legata alle particolari condizioni meteorologiche in Italia ed Europa.

La Borsa patata di Bologna ha stabilito le quotazioni del prodotto di migliore qualità in diverse linee di confezionamento fissando i prezzi della patata in vendita in questa fase della stagione. Le prime informazioni raccolte sulle produzioni di patata precoce nel bacino del Mediterraneo indicano una tendenziale flessione delle superfici investite rispetto al 2011. Inoltre, l'andamento meteorologico delle ultime settimane, caratterizzato da abbondanti piogge e temperature particolarmente rigide, rischia di compromettere l'andamento delle coltivazioni di prodotto precoce nel Sud Italia; la produzione è invece segnalata come 'regolare' in Israele.

Da indagini varie realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella settimana 4 del mese di gennaio 2012, il prezzo medio al chilo è stato di 0,95 euro nel dettaglio del nord Italia, di 0,90 euro nel dettaglio del centro Italia e di 0,80 euro nel dettaglio del sud Italia (prezzo medio: 0,90 euro al chilo). Nelle città di Milano, Bologna e Roma, il prezzo medio rilevato da indagini varie realizzate sui prezzi al dettaglio è di 1,05 euro al chilo.

 

Emilia-Romagna

Andamento variabile delle vendite di patata in gennaio per effetto dei problemi nei trasporti, legati sia allo sciopero degli autotrasportatori sia al maltempo.

Le quotazioni si sono mantenute stabili nei canali commerciali della distribuzione organizzata, mentre i mercati ortofrutticoli regionali all'ingrosso hanno segnato valori molto variabili. Gli operatori attendono una ripresa delle quotazioni nelle prossime settimane a causa di un aumento dei consumi e della buona qualità del prodotto italiano rispetto al prodotto di origine estera concorrente; viene sottolineata, con diverse sfumature, la necessità di una maggiore tutela di carattere istituzionale del prodotto nazionale, anche a garanzia del consumatore.

La Borsa patata di Bologna ha stabilito le quotazioni del prodotto di migliore qualità in diverse linee di confezionamento. La patata confezionata nei formati da 1,5 e 2,5 chili si assesta su valori franco magazzino di confezionamento compresi tra i 58 ed i 55 centesimi di euro al chilo, con una variabilità ulteriore in relazione al livello qualitativo, 45 centesimi di euro al chilo la quotazione media del formato da 5 chili.

 

Stati Uniti

Il prezzo di mercato delle patatine per trasformazione tipo chips in Europa occidentale è in media 5,00 euro per 100 kg, ma negli Stati Uniti il prezzo medio di mercato ha raggiunto 15,00 euro per 100 kg. L'attuale prezzo di mercato è nettamente superiore a quello dello scorso anno nello stesso periodo e lo sviluppo del mercato è notevole, dal momento che la raccolta totale nel 2011 ha registrato un 7 per cento in più rispetto al raccolto del 2010.

Il raccolto di patate negli Stati Uniti è stato di 16,40 milioni di tonnellate nel 2010 e di 17,55 milioni di tonnellate nel 2011. Questa crescita è dovuta soprattutto all'aumento del 6 per cento della superficie investita (380.000 ettari nel 2011 contro i 358.000 nel 2010 e 357.000 ettari nel 2009).

 

Cipolla

Il mercato della cipolla ha registrato un andamento rallentato delle vendite in settembre, con quotazioni tendenzialmente stabili nei canali commerciali della distribuzione organizzata e nei principali mercati all'ingrosso. Si sono verificati segnali di ripresa degli scambi di cipolla a partire dall'inizio del mese di ottobre, in particolare per la cipolla rossa e la cipolla bianca.

Le quotazioni del prodotto risentono dell'andamento commerciale delle ultime settimane e di alcuni problemi qualitativi registrati su alcune partite di cipolla bianca e di cipolla gialla non frigo conservata. Per quanto riguarda la varietà rossa, invece, si prevede un miglioramento a breve delle quotazioni a causa di una minore disponibilità di questo prodotto sul mercato e di una buona richiesta. Buona la richiesta di cipolla bianca italiana per l'esportazione, soprattutto verso Inghilterra, Francia, Germania e Polonia.

Le produzioni di cipolla gialla sono abbondanti in diversi Paesi europei (in particolare in Olanda), dove le quotazioni di questo prodotto sono in calo nelle ultime settimane.

Da indagini varie realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella settimana 41 del mese di ottobre 2011, il prezzo medio di vendita della cipolla bianca al chilo è stato di 1,45 euro nel dettaglio del nord Italia, di 1,55 euro nel dettaglio del centro Italia e di 1,30 euro nel dettaglio del sud Italia (prezzo medio: 1,45 euro al chilo).