Il progetto di ricerca 'Indimais' (Tecniche innovative nella difesa del mais) sarà il protagonista del convegno 'Buone pratiche e tecnologia per un mais di qualità' programmato per venerdì 27 maggio 2011, alle ore 9, presso la Sala Riunioni del Consorzio agrario di Padova e Venezia, in Via Vigonovese 111 a Padova.
Durante il convegno verranno presentati i risultati del biennio di lavoro di 'Indimais' e si tireranno le conclusioni per gli agricoltori veneti che attualmente producono oltre un quarto del mais nazionale, per la grande maggioranza destinato all'alimentazione zootecnica, ma utilizzato anche nella preparazione di alimenti tipici veneti.
Proprio per la diffusissima coltivazione e per la parte giocata nel settore zootecnico e agroalimentare, il mais rappresenta forti interessi economici.
L'adozione di buone pratiche colturali e di tecniche innovative, che consentano la diminuzione dei costi di produzione, la salvaguardia della qualità del prodotto e la tutela dell'ambiente, è dunque un obiettivo che il sistema economico agricolo, la ricerca e la pubblica amministrazione perseguono anche finanziando e partecipando a progetti come Indimais.
Indimais è inserito nel progetto integrato di filiera 'Produzione, ambiente, controlli, valorizzazione e qualità' e ha coinvolto, oltre al Consorzio agrario di Padova e Venezia in qualità di capofila, 39 aziende agricole, due imprese di trasformazione, l'ente di formazione Impresa Verde Padova e il Dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Padova.
L'equipe di lavoro del progetto Indimais ha perseguito un duplice obiettivo: da un lato, ha mirato a migliorare gli strumenti al servizio degli agricoltori per il contenimento delle malerbe, grazie all'aggiornamento dello strumento informatico 'Alertinf' (modello di previsione delle emergenze per il controllo delle infestanti del mais in Veneto); dall'altro, ha raccolto in campo ed elaborato una serie di dati sulla correlazione fra gli stress idrici, nutritivi ed ambientali subiti dalle colture, e lo sviluppo di muffe responsabili della presenza di micotossine nella granella di cereali.
Il convegno
Il convegno di venerdì 27 maggio vedrà la partecipazione e gli interventi del presidente del Consorzio agrario di Padova e Venezia, Federico Dianin, del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, dell'assessore provinciale all'Agricoltura, Domenico Riolfatto, dei tre ricercatori del Dipartimento di Agronomia ambientale e produzioni vegetali dell'Università di Padova, Giuseppe Zanin, Roberto Causin e Roberta Masin, che hanno condotto il progetto, oltre ai tecnici del Consorzio Agrario che hanno seguito la sperimentazione.
Il direttore del Consorzio Agrario di Padova e Venezia, Paolo Pietro Martin, trarrà le conclusioni del progetto e della mattinata di convegno.
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