Guidando tra le risaie, ogni tanto capita di vedere strisce di piante ingiallite, oppure aree in cui le infestanti hanno preso il sopravvento sul riso. Spesso, la causa di questi problemi è da ricondurre ad una cattiva irrorazione. Le sovrapposizioni possono causare fitotossicità, mentre il mancato diserbo lascia la flora spontanea libera di proliferare.
Nulla di tutto questo accade nell'azienda agricola di Stefania Buffa, risicoltrice che gestisce 370 ettari nel comune di Robbio (Pavia), interamente dedicati alla coltura del riso. "In azienda abbiamo una Lexis 3000 che utilizziamo per i diserbi e i trattamenti fitosanitari", ci spiega Stefania Buffa, che incontriamo all'inizio di giugno in uno dei suoi campi, proprio mentre vengono eseguiti i trattamenti per il controllo del giavone.
"Quello che mi piace di questa macchina è la semplicità, la precisione e l'affidabilità. E proprio perché siamo stati soddisfatti dell'acquisto abbiamo poi comprato anche due spandiconcime, un Axis 40.2 e 50.2, e un coltivatore Prolander".
La barra irroratrice nata per la risaia
Nel riso serve precisione, dalla semina alla difesa
Dopo un 2022 avaro di piogge, finalmente il 2023 ha portato ai risicoltori abbondanti precipitazioni che hanno riempito i bacini alpini e hanno consentito la semina in acqua del riso. Semina che è stata affidata agli spandiconcime Axis. "Sono macchine intelligenti, che grazie ai sensori presenti a bordo riescono a gestire bene anche il seme bagnato, effettuando una semina a spaglio a regola d'arte", ci racconta Stefania Buffa, che produce principalmente riso lungo A ed Indica destinati al parboiled.
Stefania Buffa insieme alla sua Lexis 3000
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
"Prima della semina usiamo il coltivatore Prolander per interrare il concime distribuito al suolo. È un attrezzo molto semplice e versatile, che ci permette di preparare in poco tempo il letto di semina".
Dopo la fase di radicamento in acqua, le risaie vengono svuotate e si procede al diserbo contro infestanti chiave quali il giavone. "Qui entra in campo la Lexis 3000, con la sua barra da 24 metri in alluminio e il sistema di stabilizzazione Equilibra", specifica Stefania Buffa, mentre alle sue spalle gli ugelli a doppio ventaglio irrorano il riso.
"Del Lexis mi hanno colpito molto la leggerezza, che è fondamentale in risaia, e la precisione. Grazie alla guida RTK e alla compatibilità Isobus posso agganciarla a uno qualunque dei miei trattori ed effettuare una irrorazione a regola d'arte, evitando sovrapposizioni e fallanze".
Sulla Lexis 3000 di Stefania Buffa è presente il monitor di KUHN CCI 1200
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Lexis è ora disponibile in tre versioni (2400, 3000, 3800), con barre che vanno da 18 a 28 metri. L'attrezzatura trainata, neanche a dirlo, può montare differenti tipologie di ruote, a seconda del tipo di terreno da trattare, mentre il serbatoio sagomato all'interno del telaio e la sua ridotta altezza dal suolo rendono la macchina estremamente stabile, anche nel trasporto su strada.
Una volta chiusa Lexis è alta solo 3,10 metri e la distanza tra l'occhione e l'assale è di appena 4 metri. Se a questo si aggiunge che il serbatoio lava impianto da 320 litri è posizionato centralmente sull'assale, la stabilità è assicurata.
"La particolarità di Lexis 3000 è la leggerezza, inoltre è stabile nonostante i 24 metri di barra. Questo consente di avere una precisione dei trattamenti estremamente elevata", sottolinea Stefania Buffa.
Grazie al dialogo tra attrezzatura e trattore, reso possibile dal collegamento Isobus, l'operatore ha sempre sotto controllo lo stato del trattamento. La guida RTK, inoltre, permette di irrorare il riso con estrema precisione, evitando sovrapposizioni pericolose o aree non trattate.
La barra in alluminio consente di risparmiare peso e non è soggetta a corrosioni o ruggine
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Si scrive KUHN, si legge attenzione ai particolari
Lexis 3000 è una barra irroratrice studiata fin nei minimi particolari e testata in diversi Paesi su differenti tipologie di colture. A fare la differenza sono i dettagli, come la barra realizzata in alluminio, che consente di ridurre del 66% il peso. Questo materiale, inoltre, non necessita di manutenzione ed è esente da ruggine e corrosione.
Altro aspetto importante è il sistema di livellamento Equilibra. Su terreni molto irregolari, la combinazione di pendolo e biellette offre la massima libertà di movimento, mantenendo al contempo la barra stabile, indipendentemente dalla conformazione del suolo. Inoltre, due ammortizzatori contribuiscono a smorzare e limitare i movimenti verticali al fine di mantenere la barra perfettamente in piano, soprattutto nelle svolte a velocità sostenuta.
Le molle poste sotto la parte inferiore del telaio permettono alla barra di seguire automaticamente il terreno. Questa correzione della pendenza è completamente meccanica e non richiede alcuna azione da parte dell'operatore
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)
Per facilitare la vita all'operatore è disponibile il sistema Manuset che, grazie a due valvole di facile utilizzo, consente di gestire tutte le funzioni dell'irroratrice, come la miscelazione e il lavaggio, direttamente dal pannello di controllo.
Chi prova KUHN non torna indietro
"Lexis 3000 è stato il primo acquisto in azienda e, avendo avuto delle buone performance, abbiamo poi deciso di acquistare anche due spandiconcime Axis e il coltivatore Prolander", conclude Stefania Buffa, che ha studiato agraria all'Università di Milano prima di prendere in mano le redini dell'azienda di famiglia. "Per tutte queste ragioni posso affermare che KUHN è un valido partner per i risicoltori e mi sento assolutamente di consigliarlo".
Per ottimizzare i tempi, il riempimento della botte avviene direttamente in campo
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)