Così Marcello Carraro, amministratore delegato dell'azienda di famiglia Antonio Carraro, ha aperto la conferenza stampa interna all'evento T Major Day dello scorso 16 luglio, ospitato nella splendida cornice di Villa Ottoboni a Padova.
L'evento ha ufficializzato l'entrata sul mercato, prevista per il prossimo settembre, della nuova Serie T Major presentata al pubblico in occasione di Eima 2014 ed entrata in produzione proprio in questi giorni.
Antonio Carraro durante il discorso
"Abbiamo sempre cercato il cambiamento e con forza e costanza, siamo usciti dalle fasi di difficoltà affrontando le evoluzioni che ci hanno portato a essere oggi un'azienda di livello mondiale - ha affermato il presidente Antonio Carraro in un discorso commosso.
Dobbiamo molto alla rete vendita, alla sua fedeltà e all'amicizia che ha sempre dimostrato, pur a fronte dei consueti e normali contrasti".
2015, la ripresa è in corso
Il primo semestre 2015 ha fatto registrare un miglioramento netto pari a 16 punti percentuali sui risultati del 2014, chiuso con un fatturato di 70.937.294 euro, e una crescita del margine operativo lordo di 9 punti percentuali.
Un forte contributo all'andamento positivo viene dal mercato degli specializzati, che prendono la via del mercato nazionale per il 40% e dell'export per il restante 60%.
"In questa fascia di prodotto a livello nazionale abbiamo avuto, negli ultimi due mesi, una crescita che ci ha portato a detenere una quota del 20 per cento che contiamo di incrementare di un ulteriore 1-2 per cento" ha chiarito Marcello Carraro, non nascondendo l'ondata positiva derivante dalla crisi che ha colpito alcuni competitor.
Anche sul fronte estero le cose vanno bene. Sono in corso importanti progetti in Turchia ma anche in Iran, dove è da poco stato siglato un accordo commerciale con un importatore privato per un totale di 302 macchine. "Abbiamo già venduto 70 macchine sulle 50 per ora esportate" ha raccontato l'amministratore delegato.
Attenzione e tempestività come antidoto alla crisi
Ciò che ha permesso alla casa costruttrice padovana di superare la crisi e imboccare la strada della ripresa, è stata la capacità di intervenire tempestivamente affrontando le problematiche imputabili esclusivamente - hanno chiarito i dirigenti aziendali - al settore bancario e al suo irrigidimento nelle operazioni di credito proposte a "condizioni insopportabili", come affermato dall'amministratore delegato.
"Siamo intervenuti in tempo ristrutturando la parte amministrativa e finanziaria - ha chiarito Marcello Carraro - con un accordo che ci ha permesso di consolidare tutte le linee di credito definendo condizioni accettabili. Oggi abbiamo quindi raggiunto una condizione finanziaria adeguata ai tempi".
Antonio Carraro scommette sui 50 cavalli
La nascita della serie T Major, già di grande successo a giudicare dagli ordini pervenuti a partire da Eima 2014 e tali da coprire tutto l'anno, risponde all'esigenza espressa dagli utilizzatori di modernizzare il Tigrone, a lungo leader di mercato nella categoria di potenza dei 50 cavalli.
Il cliente target cui ci rivolgiamo è un utente intermedio tra l'hobby farmer e il professionale hi-tech in cerca di una macchina funzionale, affidabile, semplice ed economica".
In primo piano il TN 5800, poi l'SN 5800v e il TC 6400F
Per far conoscere la nuova Serie T Major, dal profilo mediterraneo e nata per l'Italia ma perfettamente adatta anche a tutti gli altri mercati, è stata fissata a metà ottobre 2015 una iniziativa "porte aperte" che si svolgerà in contemporanea in tutti i concessionari del territorio nazionale.
T Major, la grande promessa
Composta da quattro modelli, SNv, TN, TCF e Tigrecar, la serie si colloca come isodiametrico basic essenziale ed economico ma robusto e affidabile adatto tanto alle colture collinari quanto a quelle specializzate e di montagna. E' proposta in due potenze da 49,7 e 56 cavalli.
Primo tra tutti il cofano che richiama il family face, visto per la prima volta sulla Serie Ergit 100 e poi esteso alla ErgitS, HST, Tigre, fino alla Serie T Major. Caratteristica è l'apertura verticale a vantaggio delle operazioni di manutenzione, la resistenza agli urti del materiale di costruzione e la grande griglia frontale funzionale a una minore introduzione di materiali indesiderati.
TC 6400F Antonio Carraro
Migliorato il gruppo ottico, ora costituito da fari alogeni Hella capaci di illuminare anche il bordo strada. Il frontale, ora realizzato in fusione, ha permesso la realizzazione del gancio traino integrato aumentando, rispetto al modello Jona, la luce da terra e quindi la protezione da possibili urti.
Raffronto per sovrapposizione tra il modello Jona e l'attuale Serie T Major. Quest'ultima in primo piano
Migliorati anche il serbatoio che ora, grazie a un 30 per cento in più di capacità, può offrire in regime di potenza media, fino a tre ore di lavoro in più, l'arco di protezione con sistema antivibrante,e il cruscotto. Quest'ultimo è ora uno strumento multifunzionale, grazie alle numerose informazioni che riporta e solidale alla parte posteriore del mezzo per agevolare l'installazione della cabina after market.
TN 6400 da 56 cavalli Antonio Carraro
Il comfort è stato accresciuto dal molleggio M200 del sedile, ora di serie, ma anche dalla possibilità di scegliere come opzione un sedile pneumatico e dalla copertura del tunnel centrale che, oltre a migliorare il look, previene l'operatore dal contatto con il calore sprigionato dal cambio.
Infine, sono state eliminate tutte le sporgenze sulla parte inferiore della macchina, divenuta più affidabile nei movimenti tra i residui di potatura.
Il motore, una scelta ponderata
La fascia di potenza dei 50 cavalli della nuova Serie T Major monta propulsori Yanmar 4TNV88: un motore con interessanti caratteristiche di coppia, consumi e potenza.
Quest'ultima in particolare, ferma a 49,7 cavalli, conserva in sé una attenta riflessione della casa costruttrice da ricercare nella normativa europea che limita, attraverso step prefissati, le emissioni in atmosfera di gas inquinanti.
Tigrecar 5800 da 49,7 cavalli
"Negli anni abbiamo affrontato diversi cambiamenti a livello motoristico per ridurre gli idrocarburi (NC), gli ossidi d'azoto (NOX) e il particolato (PT).
Il passaggio dalla fase 1 alla 2 non ha richiesto dispositivi ma è bastato installare motori con tarature limitate delle pompe e degli iniettori" ha spiegato Andrea Beltrame.
Ciò rappresenta un vantaggio in quanto questo step, per essere soddisfatto, richiede una riduzione di NC, NOX e PT pari a 1,3 volte inferiore rispetto alla fase 2.
Una riduzione di questa portata è raggiungibile impiegando motori opportunamente tarati ma senza dispositivi aggiunti.
Salendo di potenza, al contrario, si entra nella fascia tra 50 - 70 cavalli, dove la riduzione richiesta è 20 volte inferiore della fase 2. Ciò, rende necessaria l'introduzione sistemi di controllo quali intercooler, Egr, iniezioni a controllo elettronico, aumento delle pressioni di iniezione e common rail con conseguente aumento dei costi per l'utilizzatore finale, ma anche aumento della manutenzione e degli ingombri.
Per tutte queste ragioni - ha concluso Beltrame - riteniamo sarà alto l'interesse degli utilizzatori per il mercato dei 50 cavalli".
Per quanto riguarda le versioni da 56 cavalli, si tratta di un motore di transizione che, fanno sapere dalla casa costruttrice, funzionerà da "traghetto" dando il tempo di riflettere sul da farsi: l'adozione di un nuovo 6400 o quella di un motore completamente nuovo. La scelta finale dipenderà anche dagli esiti di proposte del mercato in fase di valutazione.
Prossimi obiettivi
I passi per il prossimo futuro, prevedono l'introduzione di nuove piattaforme, trasmissioni e cabine funzionali all'ampliamento della gamma dei 50 cavalli sia in versione articolata che sterzante
Ora tocca al Sud
Dopo la giornata dedicata ai concessionari del nord e centro Italia, Antonio Carraro ha dato appuntamento ai concessionari del sud Italia in occasione della Fiera Agrilevante 2015 che si terrà dal 15 al 18 ottobre, come di consueto a Bari.
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Fonte: Agronotizie - Settimanale di tecnica, economia e innovazione in agricoltura