Agricoltura come crescita, innovazione, cura del territorio e volàno di sviluppo. In questo abbraccio di parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla del lavoro nei campi e del nostro made in Italy agroalimentare all'Assemblea di Confagricoltura, dello scorso 12 dicembre a Roma, dove è arrivato mezzo Governo per far sentire la propria vicinanza agli imprenditori.

 

Dell'agricoltura - afferma Mattarella - "dobbiamo esserne orgogliosi, per il livello di qualità e di produzione di ricchezza raggiunto, per la profonda rivoluzione sociale che, anche nelle campagne, ha reso effettivi i principi di eguaglianza sanciti nei primi articoli della nostra Carta". Un vero caposaldo della nostra economia e società: per il capo dello Stato il comparto agricolo è "centrale", è "sinonimo di benessere", tanto che sull'agroalimentare "si misura la stabilità internazionale".

 

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti non può che essere d'accordo. "Il 2024 sarà l'anno della ripartenza e della riflessione. Il made in Italy oggi ha raggiunto il massimo storico di 60 miliardi di euro di esportazioni agroalimentari, ma puntiamo a raggiungere i 90 miliardi". L'agricoltura italiana "deve continuare a investire, in particolare sull'innovazione - rileva Giansanti - ci vuole un Piano straordinario per l'agricoltura e il 2024 deve essere l'anno per costruirlo".

 

L'agricoltura è nei piani del Governo: si tratta di "un comparto strategico - afferma la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ricordando, tra l'altro, lo stop italiano al "cibo sintetico" - non solo in termini economici ma anche in termini culturali, sociali, identitari. Abbiamo difeso il ruolo del nostro agroalimentare e delle realtà agricole italiane".

 

Sugli ambiti che più strettamente ci legano all'Unione Europea, per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini la "Pac sia per crescere, non per limitare danni"; per il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani "l'Ue non dovrebbe porre obiettivi irraggiungibili per le imprese". Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso si rivolge direttamente agli imprenditori, e dice: "Siete un pilastro della nostra economia".

 

Negli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2022 - fa presente Confagricoltura - la quota italiana sulle esportazioni totali della Ue verso i Paesi terzi è passata dal 9,5 all'11,3%. L'industria alimentare è la terza al mondo per robot installati. L'intera filiera agroalimentare, dalle imprese agricole fino alla ristorazione, è arrivata ad incidere per il 16% sulla formazione del Prodotto Interno Lordo (Pil). Tenendo anche conto dei mezzi tecnici per la produzione agricola, si sale oltre il 20. Mentre a livello di occupazione, "sono 1,4 milioni i posti di lavoro assicurati dalla filiera".

 

Tre i cardini del discorso del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che tra le altre cose annuncia la proroga della Carta sociale "Dedicata a te". Il rilancio di Lollobrigida si fonda quindi su tre passaggi: "Rafforzamento del ruolo italiano nel 'condominio' Europa; promozione dei prodotti, competizione sulla qualità che è il vero valore aggiunto del made in Italy".