La Regione Puglia ha approvato le linee guida per l'erogazione dei percorsi formativi dedicati alle figure specializzate nella conduzione dei frantoi. Le linee guida danno piena attuazione alla legge regionale n. 9 del 2014, modificata nel 2018, che aveva dettato le norme per l'impresa olearia, e sono frutto del lavoro del Dipartimento Regionale Agricoltura e del Dipartimento Politiche del Lavoro Istruzione e Formazione.


"Questo importante provvedimento
- commenta l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - rappresenta l'applicazione sinergica delle normative dei due settori, agricoltura e formazione professionale, vista la necessità d'inquadrare la legge regionale che regolamenta le imprese olearie nei dispositivi regionali della formazione professionale, che prevedono il rilascio di titoli di qualifica professionale riferiti a competenze tecnico professionali presenti nel Repertorio Regionale delle Figure Professionali".


In particolare, con il provvedimento si disciplinano i corsi di formazione, al termine dei quali viene rilasciato un attestato, riconoscendo la figura del mastro oleario e istituendo un apposito albo regionale in cui sono specificati il ruolo all'interno dell'impresa e le attività.


Con il provvedimento sono istituite due figure professionali operanti all'interno dell'impresa olivicola olearia: il responsabile tecnico dell'impresa olearia (mastro oleario) e il tecnico della gestione del frantoio. Per entrambe sono stati definiti dei percorsi formativi di diversa durata, comprensivi di una parte teorica e una parte pratica (stage). Per il mastro oleario saranno riconosciuti crediti formativi per l'accesso ai corsi, al fine di valorizzare le competenze acquisite attraverso i titoli pregressi e l'esperienza professionale.
Il percorso, iniziato con l'adozione della legge regionale proposta proprio dallo stesso assessore Pentassuglia e con l'approvazione di queste linee guida, potrà adesso proseguire con l'avvio dei corsi di formazione da parte dei soggetti attuatori.


"È un decisivo passo in avanti
- conclude Pentassuglia - nella regolamentazione e valorizzazione di una figura strategica per il comparto olivicolo oleario, in grado di cogliere le sfide del cambiamento nel rispetto della tradizione ma con uno sguardo attento all'innovazione e alle nuove tendenze di un mercato in continua evoluzione".