La Regione Puglia con delibera di giunta del 15 marzo 2021 ha chiesto lo stato di calamità anche per quattro comuni della provincia di Taranto colpiti dalla Xylella fastidiosa negli anni 2018 e 2019. Intanto è in atto il confronto tra l'assessorato Agricoltura e le organizzazioni agricole sul Piano d'azione contro la Xylella ed in particolare il piano di lotta al vettore. E per favorire le attività di lavorazione dei terreni - necessarie a contrastare le cicaline negli stadi giovanili - il settore Utenti macchine agricole ha stabilito una maggiorazione del credito d'imposta sul carburante dei trattori per le aziende agricole poste nell'area delimitata dalla determinazione dirigenziale dell'Osservatorio fitosanitario n 179 del 14 dicembre 2020.
 

Lo stato di calamità per il tarantino

"La Giunta regionale - ha dichiarato ieri l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - accogliendo le istanze del mondo agricolo ha approvato un ulteriore importante provvedimento, con quale si chiede al ministero alle Politiche agricole l'accesso al Fondo di solidarietà nazionale anche per i comuni di Manduria, Avetrana, Sava e Maruggio della provincia di Taranto, che hanno subito i danni derivanti della grave fitopatia da Xylella fastidiosa".

Pentassuglia ha anche sottolineato inoltre come "La richiesta dello stato di calamità, già avanzata per i comuni dei territori ricadenti nelle province di Lecce e Brindisi nel 2020, per le medesime annualità 2018 e 2019, si è resa necessaria a causa della perdita che le imprese agricole hanno subìto, superiore al 30% della produzione lorda vendibile, come hanno accertato i nostri uffici territoriali".
 

Il confronto sul piano di lotta al vettore

E' in atto il confronto tra l'assessorato e le organizzazioni agricole sul Piano d'azione contro la Xylella e in particolare sul piano di lotta al vettore. Secondo Copagri Puglia "Nel corso dell'ultimo incontro in videoconferenza con l'Osservatorio fitosanitario, abbiamo potuto registrare la volontà di un cambio di passo - dichiara il presidente dell'organizzazione, Tommaso Battista - dimostrato, in particolare, nella volontà di aumentare i controlli in alcune aree". Nel documento l'Osservatorio ha reso obbligatorio anche nelle aree infette, le lavorazioni del terreno per contrastare gli stadi giovanili del vettore, e successivamente, effettuare due trattamenti fitosanitari per contrastare gli adulti del vettore stesso, mentre originariamente tali misure erano obbligatorie nelle aree cuscinetto e di contenimento.

Copagri, sottolinea Battista, "ha sempre affermato che queste operazioni debbano essere obbligatorie anche per le aree indenni, tuttavia per le aziende che insistono in territori delimitati, considerato che ormai da anni non producono alcun reddito, risulta necessario sostenerle con aiuti pubblici per contrastare il diffondersi della Xylella". Il piano d'azione dovrebbe essere a breve approvato e reso noto nella sua interezza.
 

Più accredito d'imposta per lavorare gli oliveti

Intanto, il settore Uma di Regione Puglia, con atto dirigenziale n 51 del 15 febbraio scorso ha disposto una concessione della maggiorazione dell'accredito d'imposta tramite il carburante ad accisa agevolata per operazioni di lavorazione del terreno per gli oliveti in territori della Regione Puglia delimitati dalla Dds n 179 del 14 dicembre 2020 - pari al 30%- limitatamente all'anno 2021. La procedura telematica è operativa dal 15 marzo scorso, e riguarda le aziende agricole poste in "zona infetta", "zona contenimento" e "zona cuscinetto", "che hanno già richiesto ed ottenuto, ovvero richiederanno ed otterranno, la concessione del beneficio per le lavorazioni del terreno per gli oliveti".