La Gazzetta italiana…
Vini e formaggiIl 2021 si è aperto con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale italiana (Gu) di alcune proposte che interessano i prodotti tipici.
E' questo il caso del disciplinare per la denominazione di origine dei “vini di Romagna” dei quali si parla sulla Gu numero 3 del 5 gennaio, proposta che riguarda in particolare il Pignoletto e che ha già acquisito il parere favorevole del Comitato nazionale vini Dop e Igp.
Ancora sulla Gu numero 3 del 5 gennaio trova posto la proposta di modifica al disciplinare del Parmigiano Reggiano, dove si confermano le disposizioni che vincolano alla zona di origine le operazioni di grattugiatura e porzionatura.
Molte le specifiche per la marchiatura, le procedure e l'alimentazione degli animali.
La ricerca per il bio
Un breve comunicato del ministero per le Politiche agricole pubblicato sulla Gu numero 4 del 7 gennaio, informa dell'avvio della procedura per la concessione di contributi per la ricerca nell'ambito delle produzioni biologiche.
Per partecipare occorre fare riferimento ai dettagli pubblicati sul sito del ministero agricolo.
Attenzione alle scadenze, previste per il 45esimo giorno successivo alla pubblicazione e dunque per il 21 febbraio (che però è una domenica).
Più soldi agli allevamenti
Aumentano le risorse a disposizione per gli allevamenti di suini e bovini. Lo prevede una modifica al Fondo emergenziale per le filiere in crisi.
I dettagli sono pubblicati sulla Gu numero 6 del 9 gennaio, nella quale si precisa che le eventuali risorse residue dal predetto Fondo sono utilizzate per incrementare il limite di spesa previsto per le aziende suinicole, che sale nel caso delle scrofe a 30 euro per capo.
Per i bovini di età fra i 12 e 24 mesi l'aiuto sale a 60 euro per capo.
Sulla stessa Gu numero 6 trova spazio un'ulteriore modifica, questa volta relativa al “Fondo per la competitività delle filiere”.
L'articolo unico di questo decreto si occupa delle produzioni bufaline, aumentando i limiti di intervento sia per la produzione di latte sia per i sostegni alle imprese zootecniche.
Passano poi da 15 a 20 milioni di euro le risorse complessive, che riguardano in varia misura mais, proteine vegetali (legumi e soia), carni ovine.
“Sconti” previdenziali
“Riconoscimento alle imprese appartenenti alle filiere agrituristiche, apistiche, brassicole, cerealicole, florovivaistiche e vitivinicole, dell'esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro dovuti per il periodo 1° gennaio 2020-30 giugno 2020.”
E' questo il titolo, già di per sé esplicativo, del decreto pubblicato sulla Gu numero 14 del 19 gennaio, con il quale si intende favorire il rilancio di alcune filiere agricole.
All'articolo 2 si ricorda che l'agevolazione è concessa nel limite di spesa complessiva di 51,8 milioni di euro per l'anno 2020.
I diritti del riso
Interessa i produttori di riso il comunicato del ministero per le Politiche agricole (Mipaaf) relativo al diritto di contratto sul risone.
Come si legge sulla Gu numero 15 del 20 gennaio, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico e il ministro dell'Economia e delle finanze, è stato approvato nella misura di euro 0,34 per ogni 100 chilogrammi di riso greggio il diritto di contratto per la campagna di commercializzazione 2020-2021.
Giovani e donne
E' destinata ai giovani e alle donne il decreto pubblicato sulla Gu numero 21 del 27 gennaio, con il quale si ridefiniscono i criteri di attuazione delle misure in favore dell'imprenditorialità, ivi compresa quella di trasformazione dei prodotti agricoli.
Come si specifica all'articolo 2, l'intervento è diretto a sostenere in tutto il territorio nazionale la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile e a sostenerne lo sviluppo attraverso migliori condizioni per l'accesso al credito e la concessione di un contributo a fondo perduto.
…e la Gazzetta europea
Da una Pac all'altraA un passo dalla fine del 2020 la Gazzetta ufficiale dell'Unione europea del 28-12-2020 ha pubblicato il regolamento per le disposizioni transitorie per il Fondo europeo per lo Sviluppo rurale (Feasr) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) per gli anni 2021 e per il 2022, quelli che ci separano dall'applicazione della nuova Pac.
Come si specifica all'articolo 1, la durata di questi programmi è prorogata, ma sono specificate alcune modifiche (articolo 7) che lasciano agli Stati membri il compito di definire la lunghezza di alcuni programmi.
Altre modifiche (comma 12 dello stesso articolo 7) si occupano del contrasto alle conseguenze economiche della crisi da COvid-19, mettendo a disposizione oltre 8 miliardi di euro.
Il farmaco veterinario
Cambiamenti in vista per il farmaco veterinario, al quale è dedicato il Regolamento Ue 2021/16 dell'8 gennaio che stabilisce le misure necessarie e le modalità pratiche per realizzare la banca dati dei medicinali veterinari.
Fra le considerazioni in premessa si specifica fra l'altro che la banca dati dei medicinali dell'Unione ha lo scopo di rafforzare il mercato unico fornendo informazioni sui medicinali veterinari disponibili negli Stati membri.
Inoltre si offre l'opportunità ai professionisti sanitari di ottenere informazioni sui medicinali veterinari che potrebbero essere presi in considerazione per l'elaborazione di potenziali trattamenti alternativi, qualora non sia disponibile un medicinale veterinario idoneo autorizzato nel loro Stato membro.
Fra gli obiettivi da conseguire anche quello di evitare la duplicazione delle informazioni nei diversi sistemi della Ue.
Al centro della banca dati c'è Ema, l'Agenzia europea per i medicinali, che dovrà rendere operativo il progetto entro il 28 gennaio del 2022.
Peste e influenza
Restiamo in campo veterinario con le più recenti decisioni della Commissione per le misure contro la peste suina africana (Decisione 2021/39 del 18 gennaio), con le quali si aggiornano le aree soggette alle misure di contenimento del virus, che continua a destare preoccupazioni in numerosi Paesi membri.
Analogo aggiornamento è previsto dalla Decisione 2020/1809 del 25 gennaio che riguarda in questo caso l'influenza aviaria ad alta patogenicità, anch'essa in espansione.
Agrofarmaci, bocciati e promossi
Intenso il lavoro della Commissione per l'esame di alcuni prodotti di interesse fitosanitario, alcuni dei quali non hanno ottenuto la necessaria approvazione all'uso.
Fra i non approvati troviamo l'esbiotrina (Decisione di esecuzione 2021/98 del 28 gennaio), il cui campo di azione rientra fra gli insetticidi.
Stessa sorte, ovvero mancata approvazione anche per un erbicida, il topramezone, come indicato dal Regolamento di esecuzione 2021/79 del 27 gennaio.
Notizie positive invece per altri prodotti, che hanno ottenuto la proroga al loro impiego.
E' il caso di benfluralin, dimossistrobina, fluazinam, flutolanil, mecoprop-P, mepiquat, metiram, oxamil e pyraclostrobin, che grazie al Regolamento di esecuzione 2021/52 del 22 gennaio potranno continuare ad essere impiegati.