L'accordo siglato tra Distretto agrumi di Sicilia e Foodchain Spa per l'utilizzo della piattaforma Blockchain "dApp" prevede l'utilizzo gratuito della piattaforma, brandizzata dal Distretto agrumi di Sicilia, per tutte le imprese associate, l'assistenza alle imprese che vorranno utilizzarla, l'implementazione delle caratteristiche e le eventuali migliorie che emergeranno anche in base ai suggerimenti delle stesse aziende.
L'applicativo "dApp" avrà la possibilità di comunicare in lettura e scrittura con applicativi esterni compatibili con la tecnologia blockchain. All'interno dell'applicativo, inoltre, è presente una sezione "certificazioni" rivolta a gli enti certificatori che avranno la possibilità di rilasciare i vari certificati ottenuti dalle singole aziende ed inviarli, in formato digitale con logiche Blockchain, direttamente all'interno dell'applicativo all'account univoco dell'azienda. L'applicativo è predisposto anche per permettere all'ente di certificazione che volesse utilizzare le potenzialità di tale strumento di condurre audit da remoto, semplificando notevolmente le proprie operazioni e risparmiando sui costi.
"Abbiamo voluto fare un passo in avanti - spiega Federica Argentati, presidente del Distretto produttivo agrumi di Sicilia - per stare al passo con i tempi, anche nell'ambito della strategia Farm to fork dell'Unione europea. In quest'ottica dotiamo la nostra filiera agrumicola di uno strumento tecnologico avanzato, peraltro capace di dialogare con altre piattaforme blockchain e con gli enti certificatori che, a loro volta, potranno utilizzare la piattaforma anche per i passaggi di certificazione. Penso alle produzioni legate ai disciplinari Dop e Igp e a quelle a in regime biologico, penso al marchio QS messo a punto dalla Regione, ma penso anche al trasformato che oggi più di ieri necessita una valorizzazione legata alla tracciabilità".
La piattaforma si presta anche per esibire ai consumatori finali le certificazioni etiche ed ambientali dei prodotti mediante il QRcode. Un'opportunità per la filiera agrumicola che è frutto delle attività messe in campo dal Distretto agrumi Sicilia, che promuoverà l'uso della piattaforma tra le aziende associate con una comunicazione mirata e dettagliata sulle modalità di utilizzo.
La nuova piattaforma, infatti, è aperta a tutte le imprese della filiera associate al Distretto, da quelle di produzione a quelle di trasformazione e commercializzazione, ed è un "output" del progetto Social farming 3, realizzato dal Distretto e Alta Scuola Arces con il contributo non condizionato di The Coca-Cola Foundation. Il progetto, infatti, ha previsto un corso di formazione specifico su questa tecnologia e, grazie alla partnership con Foodchain, il Distretto agrumi di Sicilia è adesso in grado di mettere a disposizione di tutta la filiera questo nuovo applicativo blockchain, implementato anche con gli input venuti dal corso e che può accrescere le garanzie di qualità delle produzioni agrumicole siciliane.
"La dApp Foodchain - spiega Marco Vitale, ceo di Foodchain - opera infatti sull'infrastruttura pubblica e decentralizzata della Quadrans Foundation ed è studiata in modo da garantire alle imprese la possibilità di scegliere quali informazioni condividere e con chi, tramite un sistema di livelli di privacy personalizzato: alcune informazioni rimangono private, altre condivise con certi attori della filiera, e altre vengono rese completamente pubbliche. Il consumatore finale potrà consultare tutti i dati pubblici scansionando il QrCode applicato al packaging".
"La collaborazione con il Distretto agrumi di Sicilia - aggiunge Vitale - ha per noi un valore inestimabile. La nostra dApp è uno strumento tecnologico di digitalizzazione e di semplificazione delle attività in grado di far fronte alle sfide che limitano le filiere produttive al giorno d'oggi. Siamo sicuri che l'adozione della tecnologia blockchain comporterà una notevole crescita non solo da un punto di vista di innovazione tecnologica per tutta la filiera agrumicola, ma anche una maggiore tutela dei prodotti e delle eccellenze siciliane nel mondo".