La notizia dell'avvenuta intesa è stata data da Leonardo di Gioia, assessore alle Politiche agricole della Regione Puglia e coordinatore della Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Di Gioia ha inoltre affermato che saranno seguite le fasi successive del decreto, che prevede la registrazione di un marchio nazionale per la "viticoltura eroica o storica".
I vigneti eroici d'ora in avanti saranno quelli localizzati su terre che abbiano una pendenza superiore al 30%, con oggettivi ostacoli orografici all'utilizzo di mezzi meccanici per la cura dei vigneti, in territori con un'altitudine superiore ai 500 metri, dove gli impianti siano però realizzati su terrazze o gradoni o posti in piccole isole.
I vigneti storici sono invece individuati dal decreto tra quelli che possono dimostrare di avere una produzione precedente al 1960, con forme di cura tradizionale, oppure con sistemazioni idrauliche-agrarie storiche o di speciale pregio paesaggistico, appartenenti ad aree iscritte al Registro nazionale paesaggi rurali di interesse storico, oppure riconosciute dall'Unesco o già individuate con leggi regionali.
Le regioni riceveranno le domande dei produttori per il riconoscimento dei vigneti eroici o storici, svolgeranno l'istruttoria delle domande e dovranno tenerne gli elenchi, garantendo anche i successivi controlli.
Il riconoscimento di queste particolari tipologie di vigneti consentirà alle aziende vitivinicole di poter accedere ad una quota dei fondi previsti dal Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo che complessivamente, nell'ultima rimodulazione, prevede circa 337 milioni di euro per tutti gli interventi previsti. Una parte di questi sicuramente sarà indirizzata proprio al ripristino, al recupero, alla manutenzione e alla salvaguardia dei vigneti eroici e storici.