Ad Hong Kong l’effetto congiunto dei provvedimenti di liberalizzazione e della consapevolezza della salubrità di un consumo moderato di vino ne ha determinato un aumento in valore delle importazioni totali passando dai 366,5 milioni di dollari Usa del 2008 ai 1540 milioni nel 2016 (dati Istituto Nazionale Commercio Estero).
L’Italia mantiene il quinto posto tra i fornitori di vino di Hong Kong, con un valore delle importazioni della città cinese pari a 35 milioni di dollari, registrando nel 2016 una ripresa dell’ 8% sul 2015. E grazie ad una cultura del vino in pieno sviluppo, che porta direttamente sul prodotto italiano, anche quello meno conosciuto, ad Hong Kong quello del Mezzogiorno ha da giocare una carta in più: il fascino dell’ignoto di una tradizione millenaria.
Sicilia, piacciono i bianchi
"I buyer di Hong Kong hanno apprezzato molto i prodotti del made in Sicily. Questa esperienza ha costruito le basi per favorire nuove opportunità di crescita per le nostre aziende". L’assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana Antonello Cracolici commenta così l’esito del primo incontro tra 15 buyer cinesi dell’Hong Kong Trade development council ed un gruppo di 50 imprese siciliane del settore vinicolo ed agroalimentare che si è svolto qualche giorno fa a Palermo.Il primo contatto con Hong Kong Trade development council risale all’ultimo Vinitaly. In quella sede la Regione Siciliana ha proposto ai buyer cinesi di andare in Sicilia per visitare le aziende dell’isola, in vista della Hong Kong Wine and spirits fair, una delle principali fiere dedicate al vino che si svolgerà ad Hong Kong dal 9 all’11 novembre 2017.
Soddisfatto per l’iniziativa anche Gianluca Mirante, direttore Italia dell’ Hong Kong Trade development council: “Abbiamo accompagnato questa delegazione di 15 buyer volutamente in Sicilia grazie all’aiuto dell’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana, proprio per iniziare a capire le dinamiche della produzione vinicola locale e al contempo aiutare le cantine siciliane ad approcciare un mercato che ha caratteristiche diverse da quello europeo, degli Stati Uniti o del Sudamerica – afferma - Abbiamo avuto modo di visitare diverse cantine. E’ emerso un interesse inedito anche per il vino bianco, ancora sconosciuto in Asia rispetto al vino rosso”.
Vino di Puglia: può rilanciare export Italia
Al via la prima missione di 18 operatori commerciali provenienti da Hong Kong con il progetto di internazionalizzazione e valorizzazione del vitivinicolo e agroalimentare made in Puglia, sostenuto dall’assessorato regionale Agricoltura della Puglia, dalla Camera di commercio italo orientale e dall’Hong Kong Trade Development Council. E' stata presentata ieri – 29 giugno 2017 - in conferenza stampa a Bari, dall'assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, insieme al presidente della Camera di commercio italo orientale, Antonio Barile, ed al direttore Italia della Hong Kong Trade development council, Gianluca Mirante.La delegazione di 18 buyer provenienti da Hong Kong sarà in Puglia per quattro giorni fino 1° luglio prossimo, con l’obiettivo di sviluppare e accrescere le basi per un contatto continuo con i potenziali compratori, al fine di creare un canale preferenziale di rapporto tra le imprese. La missione cinese coinvolge aziende pugliesi di produzione e trasformazione del prodotto agroalimentare, con particolare attenzione per il settore vitivinicolo. Sono 30 le aziende pugliesi, selezionate in base alla richiesta dei buyer.
"Un’opportunità importante di business per i nostri imprenditori e produttori agricoli - ha dichiarato di Gioia - le imprese pugliesi che questi giorni accoglieranno gli operatori provenienti da Hong Kong, sono certo, sapranno cogliere questa occasione nel medio lungo termine, investendo di più e meglio per la promozione e l'informazione, con il sostegno, tra le altre cose, anche del Programma di sviluppo rurale della Puglia".
Secondo Antonio Barile: "La promozione del vino pugliese in Cina può dare una spinta a migliorare le posizioni del vino italiano in termini di export, che registrano un gap rispetto ad altri paesi produttori ed esportatori. Il vino italiano rappresenta solo il 7% delle importazioni cinesi, rispetto al 45% della Francia, che come Italia invece battiamo in tutti gli altri mercati".
"Crediamo nell'ottimo potenziale dei prodotti vitivinicoli e agroalimentari pugliesi da esportare nel mercato di Hong Kong - ha commentato Gianluca Mirante - Ed è per questo che abbiamo voluto organizzare la missione di buyer per la prima volta in Puglia, grazie alla prezioso supporto della Regione Puglia e della Camera di commercio italo orientale".