E' il luogo cult dell'Expo 2015, nel segno della tradizione. Il Padiglione “Vino – A Taste of Italy”, benché aperto dal 1° maggio, è stato inagurato sabato alla presenza del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Il padiglione, realizzato dal ministero in collaborazione con Veronafiere-Vinitaly, segue le linee di un comitato scientifico, è un'installazione dell'architetto Italo Rota e racconta tutta la storia del vino italiano, le sue radici e la profonda cultura di questa punta dell'eccellenza agricola italiana.
1400 etichette esposte nell'Enoteca del Futuro, per un totale di 594 vitigni, di cui ben 544 autoctoni. Il padiglione del vino mostra a tutto il mondo l'unicità della biodiversità vitivinicola italiana, e ospita l'esposizione del progetto Viva, realizzato dal ministero dell'Ambiente in collaborazione con importanti produttori provenienti da tutta Italia.
“Siamo la patria della biodiversità anche a livello vitivinicolo con quasi 500 varietà di uve registrate e proprio per questo abbiamo voluto un padiglione dedicato al vino italiano in Expo – ha commentato il ministro Martina – il vino è una metafora perfetta della capacità italiana di reagire alla crisi e di vincere la sfida globale. La vitivinicoltura italiana vale 14 miliardi di euro, con più di 5 miliardi di export. Qui in questo padiglione c'è in mostra tutta la forza del vino, il legame tra saper fare e la bellezza dei paesaggi viticoli, tra innovazione e sguardo al futuro”.
Numerosi gli appuntamenti in calendario in questi mesi di Expo. Si è partiti sabato con il ciclo “Sei viaggi nell'Italia del Vino”, curato dal comitato scientifico presieduto da Riccardo Cotarella, mentre lunedì 25 maggio è stata la volta della presenza della Regione Veneto. Ogni lunedì saranno organizzati incontri legati al business del vino, con degustazioni annesse.
“Il padiglione Vino – A Taste of Italy è un progetto che Vinitaly ha potuto realizzare su commissione del Mipaaf grazie alla sua tradizione cinquantennale – ha commentato Ettore Riello, presidente di Veronafiere – è certamente un punto di arrivo dopo decenni di esperienza maturata nel raccontare al mondo l'unicità del nostro comparto, ma è anche un punto di partenza, perchè ci ha permesso in questi ultimi mesi, durante la promozione del padiglione stesso nell'ambito delle tappe di Vinitaly International".
26 maggio 2015 Economia e politica