Viene poi focalizzata l'attenzione sulla necessità di impegnarsi maggiormente per incrementare la produttività in maniera sostenibile, salvaguardando la biodiversità ed evitando di esercitare pressioni sulle risorse naturali, con particolare attenzione alle problematiche legate al consumo di acqua e suolo fertile. I ministri del G20 hanno poi accennato ad Expo come “un'opportunità invitate per dibattere su tali questioni per cercare soluzioni, grazie alla pluralità di eventi e dibattiti che si svolgeranno nel corso del semestre”.
Il ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina ha consegnato a tutti i ministri la Carta di Milano, documento di impegno relativo a questi temi, e allegato a questa, l'invito al Forum internazionale dell'Agricoltura, che si terrà a Milano in Expo il 4 e 5 giugno. E' stato poi concordato un piano per avere maggior coordinamento tra i vari Paesi e una migliore percezione della portata del fenomeno sprechi, convenendo come primo segnale la costituzione di una piattaforma per lo scambio e la condivisione di informazioni e buone pratiche in materia di sprechi alimentari. All'interno del G20 agricolo, Martina ha incontrato il ministro turno Mehmet Mehdi Eker, con il quale ha firmato un memorandum d'intesa sulla cooperazione in materia fitosanitaria.
“Questo incontro ribadisce in modo incisivo le priorità in materia di politiche sulla sicurezza alimentare – spiega il ministro Martina – è un passo avanti importante riguardo questo tema che coinvolge tutti, non solo gli agricoltori ma anche l'intera società civile. Sono particolarmente orgoglioso che il G20 dei ministri dell'agricoltura abbia riconosciuto il contributo che Expo porterà a livello mondiale sul tema della sicurezza alimentare. In questo contesto ritengo che la Carta di Milano sia un passaggio fondamentale. Combattere la piaga degli sprechi alimentari è una sfida importante a cui tutti dobbiamo contribuire con il massimo sforzo e ritengo che la costituzione della piattaforma sia un buon passo avanti”.
Coldiretti esprime la propria soddisfazione in merito alla firma dell'accordo fitosanitario con la Turchia, che l'associazione agricola ritiene “fondamentale per la crescita del settore florovivaistico, anche in vista del prossimo appuntamento internazionale del settore, in programma nel 2016 proprio ad Antalya, in Turchia”.
“La sigla del Protocollo è un passaggio importante e atteso – sottolinea Coldiretti – dopo la visita degli ispettori fitosanitari turchi in Lombardia e Toscana lo scorso anno. Il mercato turco è un importante sbocco per le piante italiane. Nell'ultimo decennio l'export italiano di prodotti florovivaistici sono passate dai 10,6 milioni di euro del 2005 ai 19 milioni del 2014. Le nostre piante sono particolarmente apprezzate in Turchia, paese che registra uno sviluppo economico importante, con una tradizionale attenzione ai giardini e al verde. La crescita dell'export italiano su questo mercato rischiava di essere frenata dai problemi legati a differenti interpretazioni delle norme fitosanitarie. Ora con questo accordo si guarda con fiducia al futuro”.