Il variegato mondo delle erbe officiali sarà protagonista del workshop  “Piano di settore, osservatorio economico e dati statistici della filiera delle piante officinali” in programma il 17 luglio a Roma alle ore 9.30 presso l’Auditorium Biagio D’Alba del ministero della Salute.

L’evento, organizzato dal Mipaaf e dall’Ismea in collaborazione con il ministero della Salute, rappresenta il momento di sintesi di un’intensa attività di ricerca sia desk, sia sul campo che ha coinvolto, a partire da luglio 2011 - con la prima convocazione da parte del Mipaaf di un tavolo di filiera -  i soggetti interessati pubblici e privati, al fine di effettuare una ricognizione del settore a 360 gradi e definire le linee programmatiche di intervento per lo sviluppo e la valorizzazione del comparto.

In particolare, l’istituzione di un Osservatorio economico della filiera, affidato ad Ismea, ha portato alla realizzazione dello studio “Piante officinali in Italia: un’istantanea della filiera e dei rapporti tra i diversi attori”, che sarà presentato nel corso dell’incontro, con  dati aggiornati per delineare l’attuale contesto economico e competitivo.

"Quello delle piante officinali - spiega Ismea - è un settore di nicchia ma con un trend in espansione e un potenziale ancora tutto da sfruttare. La filiera coinvolge quasi 3 mila aziende agricole e la superficie investita - poco più di 7 mila ettari - in un decennio è più che triplicata; anche le superfici biologiche, che interessano circa 2.900 ettari, hanno registrato una crescita nel periodo 2000-2011".

Nonostante i numeri in crescita, gran parte del fabbisogno di materie prime e semilavorati dell’industria di trasformazione è soddisfatto dall’offerta estera, come dimostrano i dati dell’import di piante officinali e derivati, che nel 2011, ha determinato un esborso di quasi un miliardo di euro. Per arricchire lo scenario della filiera, non sufficientemente rappresentato dai dati statistici disponibili, spesso frammentari e incompleti, è stata realizzata da Ismea anche un’indagine diretta presso gli operatori che ha permesso di evidenziare le determinanti competitive e i punti di forza e di debolezza della produzione nazionale.

Al convegno prenderanno parte anche la Fippo (Federazione italiana di piante officinali), Assoerbe (associazione che raccoglie i vari attori della filiera delle piante medicinali e aromatiche), Federbio ed esponenti del mondo accademico e della ricerca.

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