A poche settimane dall’avvio delle semine il mercato del riso è in piena crisi, colpito da un calo medio del 20% delle vendite di risone con punte del 30% per le varietà da export. Lo segnala Confagricoltura, raccogliendo la crescente preoccupazione dei risicoltori di fronte alla continua discesa dei prezzi, che hanno perso circa il 20% rispetto a un anno fa.
“Il calo della domanda da parte dell’industria risiera ha innescato una reazione a catena - commenta il presidente della Federazione nazionale di prodotto del Riso, Giuseppe Ferraris - con prezzi dei risoni così bassi i nostri produttori non riescono più a far fronte ai continui aumenti dei mezzi di coltivazione, dal gasolio ai concimi; a questo punto per le semine primaverili gli agricoltori potrebbero orientarsi su colture al momento più redditizie come il mais e la soia”.
Confagricoltura rileva come l’attuale crisi del mercato del riso dipenda anche dall’andamento negativo degli scambi con l’estero, che nel 2011 hanno visto diminuire del 10% le esportazioni, mentre sono aumentate del 20% le importazioni da Thailandia, Vietnam e soprattutto dall’India, che è tornata a vendere riso a basso costo del tipo “Indica” dopo molti anni di restrizioni all’export.
“Abbiamo chiesto al ministero delle Politiche agricole di convocare urgentemente presso l’Ente Risi il comitato tecnico per l’attuazione dell’accordo quadro di filiera, sottoscritto con l’industria risiera a fine 2010 - ha dichiarato Giuseppe Ferraris - perché non ci pare corretta l’attuale gestione del mercato nazionale da parte industriale e vorremmo discutere concretamente di programmazione della domanda e dell’offerta prima di tornare a seminare. Se non ci saranno segnali incoraggianti credo che quest’anno molte risaie rimarranno all’asciutto”.
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Fonte: Confagricoltura