"L'allarme per i casi di contagio da Escherichia Coli ha indotto un rallentamento negli acquisti di ortofrutta, appesantendo una situazione che già registrava un calo dei consumi. Per questo Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare, Agci appoggiano l'iniziativa dell'assessore Tiberio Rabboni, della consulta agricola e delle organizzazioni dei produttori in merito alla rapida messa in campo da parte del Governo e del ministro Saverio Romano di azioni volte ad impedire che l'annata 2011 si trasformi in una delle peggiori degli ultimi anni". 

Lo rende noto un comunicato stampa congiunto in cui le tre centrali cooperative condividono "la necessità di arrivare il prima possibile alla firma dell'accordo interprofessionale per pesche e nettarine da parte della filiera attivando fin da subito tutti i necessari passaggi burocratici necessari al recepimento del provvedimento". 

Fedagri, Legacoop agroalimentare e Agci chiedono una attenta programmazione promozionale alle catene della grande distribuzione al fine di favorire la corretta immissione sul mercato dei prodotti al giusto prezzo e di non inserire ulteriori richieste commerciali in una annata difficile nella quale ogni possibile richiesta di sconto a fine campagna può determinare incertezze nella remunerazione dei prodotti agricoli in campagna, determinando scontento e reazioni difficili da prevedere. 

"Il ministro deve convocare subito la filiera - affermano Davide Vernocchi, presidente del settore ortoflorofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, e Cristian Maretti, direttore di Legacoop agroalimentare nord Italia - perché dopo il pessimo risultato del regolamento di emergenza sul batterio killer non possiamo permetterci di rimanere fermi. Va convocata subito la filiera per attivare una promozione istituzionale che faccia fronte al calo dei consumi dei prodotti freschi, ribadendo che l'evento drammatico che ha colpito i consumatori tedeschi è un evento ben circoscritto e definito. La filiera - sostengono - deve essere convocata anche per attivare nuovi interventi straordinari della Ue, perché quelli messi in campo non sono adatti alla realtà italiana". 

"A questo punto della stagione e con questi prezzi è chiaro che - avverte Vernocchi - sale l'arrabbiatura delle nostre basi sociali e siamo anche disponibili a mobilitarci per far valere le nostre ragioni. Lo faremo perché tutti gli attori interessati - dichiara Maretti - facciano il massimo per evitare il peggio in un momento già molto difficile".