Venissa, dove il presidente del Veneto Luca Zaia ha dato il via alla vendemmia dell’Uva d’Oro, è il nome di una tenuta di proprietà del Comune di Venezia situata nell’isola di Mazzorbo, posta a fianco di Mazzorbetto e Burano e di fronte a Torcello. Questo nucleo di isole (delle quali facevano parte anche Ammiana e Costanziaco, oggi scomparse) è di fatto il cuore antico della Serenissima, dove per primi si insediarono quanti fuggivano dalla terraferma invasa da Attila.

La tenuta, situata nella testata nord dell’isola, è stata data in concessione sulla base del progetto ritenuto il più meritevole tra dodici presentati, ed è stata trasformata in un vigneto assolutamente unico al mondo, con annessi centro di formazione, educazione e ricerca agroambientale. Vi è stata realizzata inoltre una struttura ricettiva, mentre una parte del terreno è stata trasformata in appezzamenti ad orto, lasciati in uso agli anziani di Burano. Il progetto è stato presentato da imprenditori del settore dell’enologia e della nautica (Gianluca Bisol e Alberto Sonino) e coinvolge attivamente associazioni ed enti culturali e scientifici internazionali, tra i quali primeggia il Parco della Laguna, guidato dalla presidente Alessandra Taverna.

La Regione del Veneto ha avuto un ruolo chiave nel progetto Venissa: attraverso il prezioso sostegno di Veneto Agricoltura, è stato infatti possibile classificare e recuperare un antichissimo vitigno lagunare di uva a bacca bianca, la Dorona o Uva d’Oro, che risultava coltivato almeno fin dal XV secolo e che era andato quasi perduto nei tempi moderni. Oggi la Dorona è tornata a splendere proprio nel nuovo e moderno vigneto di Venissa e la vendemmia del 2010 sarà la prima con la quale l’uva raccolta verrà trasformata in vino non a scopo sperimentale.

Grazie al coordinamento di Gianluca Bisol e al team agronomico-enologico di Desiderio Bisol e del winemaker Roberto Cipresso, Venissa sarà un grande vino bianco, ottenibile solo su prenotazione, che omaggia la storia e la cultura della Laguna di Venezia. Le prime bottiglie della prima vendemmia, quella appunto fatta oggi, saranno pronte nel 2012.