Il 2009 è stato senza dubbio un anno da dimenticare per l'economia italiana, con una diminuzione del 5% del pil rispetto all'anno precedente e una perdita di 900 milioni di euro di valore aggiunto (-3,1%) nel settore agricolo (il dato peggiore degli ultimi quattro anni). Nonostante questo contesto generale decisamente negativo, il Gruppo Apo Conerpo ha collocato sul mercato più di 1.150.000 tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi, con un incremento del 7,8% rispetto al 2008, sviluppando un volume d'affari aggregato di circa 685 milioni di euro, in leggera diminuzione rispetto ai 701 milioni di euro dell'anno precedente (-2,3%), ma registrando un aumento del 4,4% del fatturato diretto.

I prodotti di punta dell'ampia gamma di Apo Conerpo sono le pere con un'offerta di quasi 193.000 tonnellate (pari ad oltre il 22% dell'intero raccolto nazionale), le nettarine con più di 105.000 tonnellate (corrispondenti al 16,7% della produzione italiana), i kiwi con circa 59.500 tonnellate (pari al 13,3% del raccolto nazionale), le pesche con oltre 31.000 tonnellate (corrispondenti al 2,8% dell'offerta nazionale), le mele con oltre 29.700 tonnellate (pari all'1,3% della produzione italiana).

Sul fronte delle orticole, i prodotti più importanti per Apo Conerpo sono i pomodori con più di 550.000 tonnellate (pari all'8,3% del totale nazionale), seguiti dalle patate con oltre 71.000 tonnellate e dalle cipolle con più di 37.000 tonnellate.

I risultati di Apo Conerpo, che rappresenta la struttura di punta della Confcooperative nel settore dell'ortofrutta fresca sono stati illustrati dal presidente dell'organizzazione di produttori Apo Conerpo, Paolo Bruni, e dal direttore, Gabriele Chiesa.

"Nel 2009 – ha sottolineato Paolo BruniApo Conerpo ha collocato sul mercato più di un milione di tonnellate di prodotti ortofrutticoli freschi, così suddivisi: circa 430.000 tonnellate di frutta ed oltre 720.000 tonnellate tra ortaggi e patate. Un risultato soddisfacente in quanto il Gruppo ha visto aumentare del 7,8% i quantitativi commercializzati nonostante l'andamento dei consumi di ortofrutta sia risultato sostanzialmente stazionario con un aumento dello 0,3% per la frutta e dell'1,3% per gli ortaggi".

"Per ciò che riguarda le diverse destinazioni della produzione di Apo Conerpo – ha proseguito Bruni – il volume d'affari realizzato presso la Grande Distribuzione italiana si è attestato sui 98 milioni di euro, mentre quello relativo all'export ha sfiorato i 102 milioni ed il giro d'affari dei prodotti destinati all'industria di trasformazione è risultato di poco inferiore agli 87 milioni di euro. Il plusvalore del trasformato ha sfiorato i 297 milioni di euro ed il giro d'affari del prodotto non confezionato, indirizzato al mercato tradizionale, si è posizionato sui 101 milioni".

"Nel corso dell'esercizio 2009 – ha affermato il direttore Gabriele Chiesal'andamento dei prezzi di mercato insoddisfacenti per la maggior parte delle produzioni, dopo alcune stagioni abbastanza positive, ha determinato una leggera diminuzione del volume d'affari aggregato del Gruppo. Questa contrazione non si è però manifestata nel bilancio di Apo Conerpo in quanto è stata compensata da un significativo aumento dei volumi commercializzati, in particolare per il pomodoro destinato all'industria, e questo ha consentito di raggiungere un risultato economico positivo, superiore al budget, e di garantire un buon ristorno ai soci, complessivamente pari a circa 280.000 euro, in aumento di quasi il 10% rispetto ai 256.000 euro dell'anno precedente. Un incremento, questo, frutto anche del contenimento dei costi di funzionamento, ottenuto senza alcuna riduzione del personale, e della diminuzione delle spese generali".

"Oltre all'importante aumento dei quantitativi di prodotto collocati sul mercato – hanno ricordato Bruni e Chiesa – nel 2009 si è registrato anche un sempre maggiore impegno del Gruppo sul fronte del miglioramento qualitativo dei prodotti attraverso la crescente diffusione dell'assistenza tecnica in campagna e l'ulteriore incremento dei controlli del processo lungo l'intera filiera per la qualificazione e la valorizzazione dei prodotti. A questo proposito, per verificare l'applicazione dei Disciplinari di Produzione Integrata, 119 tecnici hanno controllato quasi 29.300 ettari, pari a circa l'85% degli oltre 32.800 ettari che costituiscono la superficie totale coltivata dai soci di Apo Conerpo; coadiuvati dai responsabili delle singole cooperative, i tecnici hanno poi controllato tutte le altre fasi della filiera, dal condizionamento al confezionamento fino alla commercializzazione". Per quanto concerne il settore della ricerca e sperimentazione, anche nel 2009 Apo Conerpo ha partecipato ai Comitati tecnici degli enti pubblici e privati ed ha potenziato i rapporti con gli istituti universitari per sviluppare le principali problematiche riguardanti sia il pre che il post raccolta e presentare specifici programmi di ricerca come previsto dalla Legge Regionale 28/98.

Alla luce dell'esigenza di incentivare sempre più il rinnovo varietale, è poi proseguito l'impegno di Apo Conerpo nello sviluppo dell'attività della società collegata New Plant, costituita nel 2002 assieme ad altre due organizzazioni di produttori romagnole, per l'individuazione di novità e la loro successiva gestione in esclusiva.

L'importanza di questa attività di ricerca è confermata dai buoni risultati raggiunti: il 70% delle nuove varietà introdotte negli ultimi anni negli impianti di pesco e susino è rappresentato dalle cultivar studiate dai Comitati tecnici di Apo Conerpo o in ambito New Plant; la percentuale supera poi il 90% considerando altre specie come le pomacee, l'albicocco, il ciliegio, l'actinidia e le colture industriali.

"Sul fronte istituzionale – sottolinea Chiesa – il 2009 è stato il primo anno di applicazione piena del Regolamenti Comunitari 1234/2007 e 1580/2007, che regolano le attività delle Organizzazioni di produttori e delle loro associazioni in materia di Organizzazione Comune di Mercato. Questi regolamenti, che riconoscono il ruolo centrale delle Op e delle Aop nel settore ortofrutticolo, hanno introdotto alcune novità di rilievo fra cui la possibilità di accedere ad un aiuto aggiuntivo dello 0,5% del valore del prodotto commercializzato per sviluppare azioni relative alla prevenzione e gestione delle crisi. A tale proposito, per contrastare la congiuntura negativa di mercato, Apo Conerpo ha utilizzato in pieno tale strumento, in particolare per i ritiri dei prodotti ortofrutticoli, destinando a questa azione oltre 1 milione di euro, e per specifiche azioni promozionali e di valorizzazione delle produzioni dei soci".

"Dopo i risultati complessivamente soddisfacenti ottenuti nel 2009 nonostante la grave crisi economica e finanziaria – hanno concluso Bruni e Chiesa – nei prossimi anni l'attività di Apo Conerpo si concentrerà in particolare in tre direzioni: la ricerca e l'innovazione di prodotto, la valorizzazione delle produzioni dei soci, puntando all'affermazione dei marchi del Gruppo anche per il prodotto fresco, l'internazionalizzazione delle vendite individuando nuovi mercati di sbocco per i prodotti degli associati così da garantire loro una giusta remunerazione".