Negli ultimi anni per la sua concimazione, per motivi più economici che tecnici, si è spesso ricorsi ad apporti di fertilizzanti azoto-fosfatici distribuiti localizzandoli nel solco di semina e a successive concimazioni di copertura in fase di sarchiatura con concimi a base di azoto ureico, trascurando le somministrazioni di potassio, perché si considerano i suoli italiani coltivati a mais naturalmente ricchi di potassio e che l'elemento sia relativamente importante per la coltura.
In effetti la bibliografia riguardante la coltivazione del mais non riporta la necessità di reintegrare questo elemento per il mais destinato alla produzione di granella, in quanto gli stocchi e le foglie, dove si concentra la maggior parte del nutriente, vengono generalmente interrati ripristinando quasi totalmente gli asporti colturali dell'elemento. Questo però non si può dire per le produzioni di mais da foraggio perché con la trinciatura si raccoglie interamente la pianta e quindi potrebbe essere necessario reintegrare, attraverso la concimazione, le asportazioni di potassio.
Fermo restando che per redigere un buon piano di concimazione è necessario conoscere le dotazioni del terreno, effettuando periodicamente le analisi fisico-chimiche del suolo, bisogna prendere in considerazione l'opportunità di ricominciare ad effettuare le concimazioni potassiche, soprattutto in quei terreni dove la coltivazione di mais da trinciato viene eseguita in rotazioni strette, spesso in alternanza a prati da fieno e altri cereali da foraggio.
Il potassio (K), insieme al fosforo (P) e all'azoto (N), ed in misura minore lo zolfo (S), il calcio (Ca) ed il magnesio (Mg), sono tra gli elementi nutrizionali maggiormente asportati dalle piante.
Il potassio entra in diverse attività che regolano il metabolismo delle piante ed in particolare è tra i principali responsabili del corretto funzionamento delle aperture stomatiche e quindi dell'equilibrio idrico della pianta. La sua somministrazione deve essere effettuata in pre-semina interrandolo con le lavorazioni perché è un elemento relativamente poco mobile nel suolo e le piante non si avvantaggerebbero di una sua eventuale distribuzione in superficie.
Per la concimazione di base del mais, Unimer propone Azteco, concime organo-minerale NPK (Ca) 10-5-15 (14) con calcio in cui gli elementi nutrizionali restano lungamente disponibili per le piante grazie alla protezione della sostanza organica umificata, utilizzata nella sua formulazione.
Il fosforo è un elemento fondamentale per fornire l'energia necessaria allo svolgimento delle attività metaboliche e biochimiche della pianta. Il suo assorbimento è particolarmente elevato durante i periodi di attiva crescita. Generalmente viene somministrato in quantità molto più elevate rispetto al fabbisogno della coltura in quanto, attualmente, i concimi minerali che lo contengono hanno una bassa efficienza nutrizionale, dovuta principalmente all'elevata reattività dello ione fosfato che viene facilmente fissato nel terreno in composti insolubili che la pianta non è in grado di assorbire.
La sua somministrazione viene effettuata comunemente tramite localizzazione nel solco di semina, proprio per favorire il suo assorbimento prima che i fenomeni d'insolubilizzazione lo sottraggano alla disponibilità per la pianta.
Per ovviare a questi problemi Unimer consiglia l'impiego nella concimazione localizzata di Winner NP (Mg) 11-25 (2) con magnesio in cui gli elementi nutritivi sono protetti da perdite per lisciviazione e insolubilizzazione dalla frazione umificata della sostanza organica utilizzata nella sua formulazione, oppure di Flexifert NP 9-21 con manganese (Mn) e zinco (Zn), microelementi particolarmente importanti per le graminacee.
Flexifert è un'innovativa linea di concimi organo-minerali dove gli elementi nutritivi, oltre ad essere protetti dalla sostanza organica umificata, sono legati a resine scambiatrici di ioni che migliorano notevolmente l'efficienza nutrizionale del prodotto,trattenendo gli elementi nutritivi per scambiarli nel sistema suolo-acqua-radice preservandoli ulteriormente dalle perdite per lisciviazione e insolubilizzazione.
L'azoto è sicuramente l'elemento asportato in maggiori quantità dalla coltura del mais, la sua disponibilità è sempre limitata perché, ad eccezione della frazione organica, non viene trattenuto nel terreno ed è soggetto ad importanti perdite per dilavamento. L'azoto ureico, principalmente utilizzato nella concimazione di copertura del mais, è anche soggetto a perdite per volatilizzazione che, nei periodi più caldi e in condizioni di alcalinità del terreno, possono essere anche considerevoli.
Il mais ha la maggiore esigenza di azoto nel periodo che va dalla levata alla fioritura ma, una buona disponibilità dell'elemento fino al completo riempimento della spiga, influenza positivamente sia le rese in granella che la qualità del foraggio e la sua digeribilità nella produzione di mais da trinciato.
Per la concimazione di copertura del mais, Unimer consiglia l'impiego di Super Azotek N32, concime organo-minerale azotato con zolfo (7% SO3) che, distribuito in sarchiatura, riesce a soddisfare il fabbisogno di azoto della coltura fino a fine ciclo, grazie alle diverse forme di azoto protette dalla sostanza organica umificata che si rendono disponibili gradualmente e per lungo tempo, seguendo naturalmente le esigenze della pianta.
La presenza di zolfo, elemento che al pari dell'azoto entra nella sintesi proteica delle piante, completa il profilo nutrizionale del formulato. Qualora non venga effettuata la sarchiatura, Super Azotek N32 può essere distribuito anche a spaglio con le comuni macchine spandiconcime, senza il pericolo di provocare quelle ustioni e manifestazioni di fitotossicità che si possono osservare effettuando tale operazione con i concimi ureici di sintesi.
L'elevata efficienza dei concimi organo-minerali Unimer per la concimazione del mais è dimostrata anche da sperimentazioni pluriennali tra le quali spicca Combi Mais, progetto di sperimentazione parcellare e di campo tendente a massimizzare la produzione quali-quantitativa della coltura con l'adozione di tecniche di monitoraggio ambientale e agricoltura di precisione, condotto in partnership con importanti aziende della filiera con lo scopo di migliorare la redditività della coltivazione maidicola.
Nel 2018 il protocollo di produzione Combi Mais ha previsto l'utilizzo di Microlife per la preparazione del terreno, Flexifert NK (Ca) 10-20 (12) con manganese (Mn) e zinco (Zn), concime più adatto alle caratteristiche del terreno lombardo della sperimentazione Combi Mais in presemina, e Super Azotek N32 in copertura.
Tutti i concimi Unimer sono formulati in pratici minicubetti di dimensioni molto ridotte e regolari, superiore compattezza, massima scorrevolezza e spandibilità per un impiego ottimale con le macchine spandiconcime anche applicate alle attrezzature per la semina.
L'operazione di distribuzione meccanizzata dei concimi Unimer è facilitata anche dal basso e costante grado di umidità dei formulati, garantito dal processo di sanificazione in forno industriale a 70° per almeno un'ora come da Reg. CE 1069/2009 e 142/2011 e successive modifiche ed integrazioni.
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Fonte: Unimer