L’inverno ha lasciato bruscamente posto ad una stagione primaverile incerta e caratterizzata da scarse precipitazioni: gli agricoltori sono costretti a scelte rapide per quanto riguarda la concimazione, scelte che devono favorire la partenza delle colture annuali o la ripresa vegetativa nella vite e nei fruttiferi.
L’andamento stagionale così incerto rende oltremodo consigliabile concimare le proprie colture in modo razionale e puntuale, impiegando solo prodotti sicuri e di indiscussa affidabilità.
Un criterio per individuarli è scegliere fertilizzanti provenienti da società ben conosciute in grado di garantire elevati standard di qualità, prodotti con granulometria regolare, composizione chimica omogenea e presenza dei nutrienti nelle forme più disponibili per le colture.
Queste caratteristiche si trovano nei concimi complessi NP o NPK Entec® e Nitrophoska®, marchi di riferimento mondiale per efficacia e qualità.
Questi concimi nascono negli stabilimenti di Anversa in Belgio e raggiungono via nave i porti di tutto il mondo. In Italia sono confezionati e distribuiti da K+S Agricoltura su tutto il territorio nazionale.
La qualità di questi fertilizzanti è il frutto di almeno tre fattori:
1. impiego di materie prime selezionate
2. sofisticato processo produttivo mediante Nitrofosfatazione Odda
3. gestione ottimizzata delle operazioni e degli ambienti di stoccaggio e di carico.
L’esclusivo metodo di produzione garantisce la massima affidabilità di questi fertilizzanti: tutte le fasi del processo produttivo sono costantemente monitorate e sottoposte ai più rigidi controlli, e il risultato è un prodotto dalle caratteristiche superiori, in grado di nutrire la pianta in modo efficiente grazie all’elevata disponibilità degli elementi fertilizzanti.
L’esempio più evidente è il fosforo: nei complessi Entec® e Nitrophoska® è presente in due forme completamente solubili ed utilizzabili dalle colture: fosfato monocalcico e fosfato bicalcico.
La pianta utilizza prima la frazione di fosforo solubile in acqua e successivamente assimila il fosfato bicalcico, che essendo solubile in citrato ammonico neutro mantiene la sua disponibilità nel tempo senza subire perdite per retrogradazione.
Gli agricoltori professionali conoscono bene gli effetti di queste caratteristiche di qualità: una nutrizione equilibrata in tutti gli elementi apportati, una sicurezza maggiore nella distribuzione, la possibilità di localizzare alla semina o nel filare un’adeguata quantità di fertilizzante, la tranquillità di aver acquistato un prodotto di alto livello.
I fertilizzanti della gamma Entec® dispongono della tecnologia più avanzata per la massima efficienza nutritiva dell’azoto, il 3,4 DMPP. L’inibitore della nitrificazione che caratterizza i concimi Entec® permette di applicare l’azoto con semplicità quando le condizioni degli appezzamenti lo permettono, ma in modo da centrare con uno o due passaggi l’obiettivo principale: coprire le fasi più critiche del ciclo colturale.
Grazie all’azione del DMPP, l’azoto ammoniacale si trasforma in azoto nitrico gradualmente per un periodo di alcune settimane, la nutrizione azotata è più equilibrata e sicura, si riducono le perdite per dilavamento e gassificazione con minore impatto sull’ambiente, contribuendo a produzioni agricole più sostenibili.
Questi concetti trovano la massima espressione in Entec® perfect, il Nitrophoska® con l’inibitore della nitrificazione 3,4 DMPP, ideale per la concimazione delle colture specialistiche come la vite, le frutticole e le specie orticole, che necessitano di una nutrizione completa e perfettamente equilibrata.
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Fonte: K+S Agricoltura