L'esperienza è stata condotta con la collaborazione di Ignazio Giandomenico, responsabile tecnico di "Tecnoagricola srl" di Donato Iacobellis di Castellaneta. Ecco il suo resoconto. L'olivo è una coltura molto diffusa in Puglia, che ne caratterizza il paesaggio, l'economia e la cultura. L'olio ottenuto da decine di varietà autoctone presenta qualità variabile a seconda della zona e delle tecniche di raccolta e molitura delle olive, raggiungendo in alcuni casi valori eccelsi.
La forma di allevamento più diffusa è il vaso con sesti di impianto di 6x6 o 7x7 oltre all'impiego degli alberi di olivo come frangivento intorno agli agrumeti. Visto l'elevato costo della raccolta e la bassa marginalità di questo antico settore agricolo, solitamente non si applicano tecniche di concimazione intensive che invece possono risolvere problemi legati all'alternanza di produzione o alla bassa fertilità dei fiori. La linea tecnica applicata in provincia di Taranto prevede l'utilizzo di concimi granulari, fogliari e fertirriganti utili all'ottenimento di un maggiore standard qualitativo e produttivo. La concimazione di fondo più adeguata prevede l'utilizzo di 1,5-2 kg per pianta di Rainbow 21.6.11 in relazione all'età della pianta e alla produzione attesa.
Questo intervento ha un'importanza fondamentale nel favorire il giusto equilibrio vegetativo alle piante, preludio di una abbondante fioritura. In pre-fioritura è fondamentale programmare due interventi fogliari con Glibor-Ca 82L alla dose di 300g/hl per migliorare la fertilità del polline. In fase di fine fioritura l'utilizzo di Fiton L alla dose di 200 g/hl ripetuto dopo 15 giorni in associazione a Rizammina 42 incrementa visibilmente l'allegagione delle drupe, soprattutto in annate di scarica o in condizioni climatiche sfavorevoli in fase di fioritura. In impianti irrigui si interviene in fase di crescita delle olive con Ferticare 20.20.20 alla dose di 100 kg/ha e in settembre, per favorire l'inolizione, con Potassio Solfonitrato KSN 748 alla dose di 100 kg/ha. In quest'anno è stata condotta una prova in un oliveto in agro di Ginosa sulla varietà Carolea dell'età di dieci anni che negli anni passati aveva fornito produzioni scadenti, pur non trascurando nessun aspetto agronomico e nutrizionale. In quest'anno invece è stato applicato il programma sovraesposto su alcune piante, mentre altre sono state solo concimate in primavera senza interventi fogliari. I risultati ottenuti sono eclatanti. Infatti le piante trattate con il Glibor-Ca 82 L e il Fiton L presentano una produzione soddisfacente pur non mostrando il pieno carico, a differenza di quelle non trattate che presentano una produzione scarsa paragonabile a quella degli scorsi anni. In definitiva l'utilizzo corretto di integratori di microelementi e fitostimolanti può incrementare la produzione di olive sia da mensa che da olio, ma soprattutto risolvere i problemi di allegagione sempre presenti nei moderni oliveti.

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