I danni ai vigneti da flavescenza dorata sono un problema diffuso, sia a livello nazionale ed europeo. Si tratta di una malattia causata da un fitoplasma che, attraverso le punture di suzione delle cicaline, penetra nel sistema linfatico della vite portando all'occlusione dei vasi e causando il disseccamento della pianta.
È quindi necessario intraprendere e rafforzare tutte le buone pratiche, preventive e curative, compreso un percorso di sostegno che agevoli il ritorno all'ordinarietà per quelle zone oggetto di energico attacco.
Insomma una presa di coscienza forte e anche risolutiva volta, come detto, ad anticipare i nefasti sviluppi che potrebbero concretizzarsi, fin da breve.
La flavescenza dorata è stata al centro del webinar organizzato da Upa Siena lo scorso 30 gennaio intitolato "Flavescenza dorata, prevenzione e sostegno" che ha visto confrontarsi gli operatori del settore vitivinicolo su ciò che hanno fatto e che stanno facendo, a partire dalla ricerca scientifica fino alle aziende viticole e non solo.
L'incontro è stato inoltre occasione per condividere le esperienze delle altre regioni, sempre in un'ottica di confronto e diffusione delle buone pratiche realizzate e in fase di ultimazione.
Particolare attenzione è stata posta a chi opera in vigneto e in cantina, quelle figure che concretamente attuano le direttive fitosanitarie e che quindi sanno, per esperienza diretta, quali possono essere le criticità nel trasferire sul campo le indicazioni della ricerca e i dettami normativi.
Stefania Saccardi, vicepresidente della Giunta Regionale Toscana e assessore all'Agricoltura, ha confermato la massima attenzione alla problematica, ormai non più regionale ma di respiro nazionale, e ha ribadito l'importanza di intervenire in modo tempestivo e strutturale.
L'importanza della prevenzione
La problematica della flavescenza dorata è stata affrontata a 360° gradi. Nella prima sessione, con dovizia di particolari, si è parlato della prevenzione e delle tecniche colturali con la professoressa Elisa Angelini, ricercatrice del Crea Viticoltura Enologia, Conegliano (Tv): si è parlato dei sintomi che appaiono dopo un anno dall'inoculo, e di quanto si sia diffusa nonostante la lotta obbligatoria. Dopo aver spiegato le cause delle epidemie di flavescenza dorata, Angelini ha illustrato l'importanza della prevenzione che si può mettere in atto in tre step: la diagnosi precoce e rapida delle viti sospette che ha poi approfondito nell'intervento, il monitoraggio e i trattamenti insetticidi contro l'insetto vettore, e l'eliminazione dei sintomi e delle viti infette.
L'insetto vettore
Lo Scaphoideus titanus, ovvero l'insetto vettore della flavescenza, è stato al centro della relazione della professoressa Elisabetta Gargani del Crea Dc che ne ha descritto le caratteristiche, i vari stadi del suo ciclo vitale, la diffusione, la relazione che ha con la pianta ospite e la trasmissione del fitoplasma.
Come si può combattere l'insetto vettore? Il professor Francesco Pavan del Dipartimento di Scienze Agroalimentari, Ambientali, Animali dell'Università di Udine ha illustrato le esperienze di lotta contro il vettore che sono state fatte soprattutto in Veneto e Friuli Venezia Giulia.
A seguire Piero Braccini del Settore Servizio Fitosanitario Regionale e di Vigilanza e Controllo Agroforestale della Regione Toscana ha spiegato come la Regione ha affrontato questa problematica illustrando inoltre cosa prevede la lotta obbligatoria.
Condivisione, organicità e tempestività
Le esperienze di regioni come Piemonte, Toscana, Veneto e Friuli, e Trentino Alto Adige sono state raccontate nella seconda sessione: opinione diffusa è la necessità della condivisione dei dati, organicità operativa e tempestività.
Dirimenti sono l'attività e il comportamento dei vivaisti, e i Vivai Cooperativi Rauscedo hanno ben testimoniato questo concetto come illustrato dal responsabile tecnico commerciale Yuri Zambon, che ha sottolineato come quella contro la flavescenza dorata sia una lotta che si può vincere solo se tutto il comparto vitivinicolo è unito nel combatterla.
Piena di spunti la testimonianza arrivata dalla Francia. L'intervento di Francois-Michel Bernard dell'Institut Français de la Vigne et du Vin ha stimolato una vivace riflessione su come operano i cugini d'oltralpe.
Si è parlato inoltre della gestione del rischio con Oscar Scalmana, vicepresidente di Confagricoltura Brescia e presidente del Consorzio Agridifesa Italia, che ha detto: "Purtroppo a livello assicurativo ancora non ci sono adeguati mezzi e coperture".
La flavescenza dorata si combatte anche con l'espianto. Come ha detto Gennaro Giliberti della Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Settore Produzioni Agricole, Vegetali e Zootecniche della Regione Toscana: "È opportuno prevedere anche degli aiuti per facilitare queste fondamentali operazioni".
Preziose le testimonianze delle aziende e del presidente di Avito, Associazione Vini Toscani Dop e Igp, Francesco Mazzei.
Guarda la prima sessione del webinar - prima parte
Guarda la prima sessione del webinar - seconda parte
Guarda la seconda sessione del webinar
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- martedì 14 febbraio 2023 "Fondo AgriCat, sviluppo e opportunità"
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Fonte: Upa Siena