Al momento, secondo il panel di esperti in salute delle piante dell'Autority europea per la sicurezza alimentare, l'Efsa, è da escludersi la presenza di Citrus black spot tra gli agrumi europei: lo studio che aveva lanciato l’allarme nella scorsa estate presenta una serie di limiti e a ciò si aggiungono i risultati negativi delle indagini condotte dalla autorità fitosanitarie degli Stati membri, tra questi l'Italia, scattate dopo la pubblicazione del lavoro di ricerca.
I campionamenti per escludere definitivamente la presenza del fungo patogeno continueranno nelle prossime stagioni.
 
Gli esperti di salute delle piante dell'Efsa hanno esaminato il lavoro di ricerca “First report of Phyllosticta citricarpa and description of two new species, P. paracapitalensis and P. paracitricarpa, from citrus in Europe” pubblicato nel giugno 2017 da Vladimiro Guarnaccia ed altri sulla rivista Studies in Mycology .
 
Lo studio indica che l'agente patogeno fungino che causa la malattia della macchia nera degli agrumi (Cbs) sarebbe presente in Europa. E Phyllosticta citricarpa è elencato tra gli organismi nocivi da quarantena nell'Ue, dove non è mai stato riscontrato prima.
 
Guarnaccia e il suo team di lavoro “riferiscono di aver rinvenuto il patogeno fungino in alcuni giardini domestici in Portogallo, a Malta e in Italia, ma in nessuno dei siti vi erano evidenze della malattia", come si legge in una nota dell’Efsa del 23 gennaio 2018.
 
Sebbene gli autori abbiano applicato tecniche molecolari avanzate per l'individuazione di specie vegetali, il gruppo di esperti scientifici dell’Efsa sulla salute delle piante ha tuttavia rilevato una serie di limiti nella sezione dello studio che riguarda la sorveglianza. Eccoli:
  • Non è chiaro dalla metodologia esposta come siano stati scelti i luoghi e i siti per la campionatura o come siano stati raccolti i campioni
  • La procedura di campionamento è risultata incoerente e non basata su dati statistici
  • Non viene fornita alcuna spiegazione su come siano state condotte le indagini sulla malattia della Cbs. Senza indagini sulla malattia debitamente costituite, la conclusione che P. citricarpa non abbia causato la malattia non è molto solida.  
Non c'è alcun allarme Citrus black spot degli agrumi in Italia e in Ue, anche se non bisogna abbassare la guardia sull'import dai Paesi Terzi” afferma la Cia.
 
“Si tratta di una buona notizia per i nostri produttori - spiega la Cia - Le verifiche dell'Efsa mettono in discussione aspetti salienti dello studio scientifico, in particolare nella sezione che riguarda la sorveglianza e, in base anche ai controlli dei servizi fitosanitari regionali, si esclude la presenza del patogeno dai nostri agrumeti”.

“Allo stesso tempo resta prioritario - per Cia - tenere alta l'attenzione sul rischio costante che la macchia nera o Black Spot degli agrumi faccia ingresso nell'area mediterranea. Per questo i controlli sulle importazioni devono essere rigorosi, visto che molto prodotto arriva in Ue da Paesi come Brasile, Uruguay, Argentina e Sudafrica dove la malattia è presente. Ci aspettiamo che, nelle attuali trattative Mercosur, venga tenuta in opportuna considerazione la tutela delle produzioni agrumicole europee”.