Dal 2013 al 2015 è stata accertata la presenza di Aromia bungii sempre negli stessi quattro Comuni della provincia di Napoli – il capoluogo, Quarto, Pozzuoli e Monte di Procida - ed è stata rinvenuta esclusivamente su arboree del genere Prunus: albicocco, ciliegio, susino, pesco e mandorlo. E’ quanto emerso a Pastorano in occasione del workshop “Fitopatie e danni da insetti delle arboree, focus su Xylella fastidiosa, Cinipide del Castagno e Aromia bungii”.
L’incontro tecnico, che ha visto la partecipazione di un’attenta e qualificata platea, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli, Comitato nazionale delle ricerche e Osservatorio fitopatologico della Regione Campania, ha offerto all’uditorio la possibilità di apprendere gli elementi pratici per il riconoscimento di queste fitopatologie emergenti. E Regione Campania ha fatto il punto sul piano di contenimento di Aromia bungii in provincia di Napoli.
Francesco Nugnes, ricercatore presso l’Istituto di protezione sostenibile delle piante del Cnr di Portici ha invece fornito utili indicazioni per individuare la presenza sugli alberi di Aromia bungii mediante la descrizione del ciclo biologico: segatura alla base delle fruttifere per individuare le galleria scavate, rosume lungo le ferite delle piante per le larve, presenza di uova oblunghe di non più di tre millimetri lungo i margini di potature o sbrancature. Difficile osservare l’adulto, se non in epoca di sfarfallamento e accoppiamento, ma ben individuabile per forma e colore (Vedi Foto).
L’intervento di Vincenzo Orologiaio, responsabile a Caserta dell’Unità operativa dirigenziale fitosanitaria della Regione Campania, ha illustrato il successo del contenimento di Aromia bungii.
Orologiaio ha segnalato come siano stati eseguiti nel 2015 oltre mille abbattimenti di piante colpite dall’insetto fitofago.
“E sempre negli stessi comuni, Napoli, Monte di Procida, Pozzuoli e Quarto – ha sottolineato il dirigente – Segno questo che il piano di contrasto sta funzionando anche grazie alla collaborazione degli agricoltori”.
Orologiaio ha ricordato come il legno ottenuto dagli alberi abbattuti a seguito dell’attacco di Aromia bungii vada obbligatoriamente sottoposto a cippatura, allo scopo di eliminare le larve del fitofago. “Ci tocca tenere ora la guardia alta lungo il confine provinciale, nei comuni casertani di Villa Literno e Parete, dove abbiamo già intensificato i controlli nei frutteti”.