All'evento parteciperanno, oltre ad agronomi che seguono la materia, rappresentanti del mondo scientifico, della ricerca, delle Università e delle istituzioni. "Un'emergenza sulla quale gli agronomi sono costantemente impegnati, fin dallo sviluppo dei primi focolai, attraverso il loro contributo tecnico, scientifico e professionale al fianco delle istituzioni locali, nazionali ed europee - spiega il presidente Conaf Andrea Sisti - solo con un sostegno serio ed indipendente alla ricerca, infatti, si possono offrire valide soluzioni".
Nei giorni scorsi è tornata a parlare della vicenda anche la trasmissione televisiva Le Iene con l'intervento del presidente dell'Ordine di Brindisi Francesco D'Alonzo. "Dal primo focolaio nel leccese, i patogeni si riscontrano ora non solo nella zona Sud della provincia di Brindisi, ma anche a distanze non sospette come Oria. La semplice eradicazione e le misure della Ue previste per patogeni da quarantena in questo momento potrebbero non risolvere il problema, vista la situazione attuale molto complessa e di difficile contenimento. Il rischio - conclude D'Alonzo - potrebbe essere quello di stravolgere un territorio in maniera irreparabile, con conseguenze ambientali, economiche, sociali dai contorni incerti".
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Conaf - Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali