Nel mese di gennaio il Conaf e gli Ordini degli agronomi provinciali della Puglia organizzeranno un convegno internazionale sulla Xylella in Salento.

All'evento parteciperanno, oltre ad agronomi che seguono la materia, rappresentanti del mondo scientifico, della ricerca, delle Università e delle istituzioni. "Un'emergenza sulla quale gli agronomi sono costantemente impegnati, fin dallo sviluppo dei primi focolai, attraverso il loro contributo tecnico, scientifico e professionale al fianco delle istituzioni locali, nazionali ed europee - spiega il presidente Conaf Andrea Sisti - solo con un sostegno serio ed indipendente alla ricerca, infatti, si possono offrire valide soluzioni".
 
Nei giorni scorsi è tornata a parlare della vicenda anche la trasmissione televisiva Le Iene con l'intervento del presidente dell'Ordine di Brindisi Francesco D'Alonzo. "Dal primo focolaio nel leccese, i patogeni si riscontrano ora non solo nella zona Sud della provincia di Brindisi, ma anche a distanze non sospette come Oria. La semplice eradicazione e le misure della Ue previste per patogeni da quarantena in questo momento potrebbero non risolvere il problema, vista la situazione attuale molto complessa e di difficile contenimento. Il rischio - conclude D'Alonzo - potrebbe essere quello di stravolgere un territorio in maniera irreparabile, con conseguenze ambientali, economiche, sociali dai contorni incerti".