La stazione sperimentale Syngenta sita a Foggia è nata nel 1999, sotto la bandiera dell'allora Zeneca. Agronotizie ha intervistato Michele Quitadamo, direttore del centro di ricerca.
 
"Abbiamo iniziato i lavori nel 1998 - ricorda con soddisfazione Michele Quitadamo - e in soli otto mesi era stato realizzato tutto, sia a livello di struttura sia di campo. La superficie è di 15 ettari complessivi, di cui però ne vengono messi in prova solo 3-4 lasciando gli altri in rotazione, in modo da lasciare almeno quattro anni fra prove sperimentali sulle medesime superfici. I terreni come proprietà appartengono all'azienda Fratta e sono in affitto". 
 
Da un punto di vista colturale, verso quali indirizzi è orientata l'attività del Centro?
 
"Circa le colture abbiamo quelle tipiche del Mediterraneo. Fra le frutticole abbiamo arancio e olivo. Fino a poco tempo fa era presente anche il pesco, ora però espiantato a causa della vetustà delle piante. Sono presenti alcuni filari di vite e ovviamente delle serre. Quanto alle colture erbacee vanno dal pomodoro ai cereali, ai quali si aggiungono melone, anguria e altri ortaggi di pregio. In autunno l'attenzione è focalizzata sulle crucifere, come cavolo e cavolfiore".

 Nei laboratori di Syngenta si programmano e gestiscono le sperimentazioni varietali e di efficacia, come pure si implementano progetti di collaborazione con Enti e Università

E quali sono le attività prevalenti che svolgete nel centro?
 
"Normalmente ci occupiamo di Crop Protection, ovvero prove di efficacia, anche a fini registrativi, ma anche prove di impatto sull'ambiente, come per esempio sugli insetti utili. Per quanto riguarda le prove residui la stazione si occupa della parte di campo, perché le analisi in sé vengono svolte altrove, come per esempio nella sede di Basilea o alcuni laboratori italiani. Non mancano nemmeno le prove varietali, come quelle su brassicacee, spinacio e pomodoro".
 
Oltre alle attività di tipo "registrativo", svolgete anche altri tipi di lavori?
 
"Oltre alle prove di tipo registrativo nella stazione si svolgono anche prove di technical support e di collaborazione con università ed altri Enti pubblici. Per esempio, uno dei temi che stiamo approfondendo attualmente è quello relativo all'ottimizzazione dell'uso dell'acqua su pomodoro. Non mancano nemmeno le prove di valutazione degli effetti di alcuni concianti per cereali sulla resistenza agli stress da parte della coltura. Le Università di Foggia e di Bari sono ovviamente coinvolte molto spesso, ma anche il CRA di Foggia e altri istituti territoriali. Anche le associazioni di agricoltori, come per esempio quella dei produttori di pomodoro, sono talvolta partner con i quali svolgiamo attività di sviluppo su temi specifici. Anche Doria e Princess sono realtà con le quali collaboriamo, per esempio realizzando corsi di formazione per i loro tecnici. Anche la Regione Puglia è un nostro interlocutore in materia di formazione, in questo caso a favore degli agricoltori". 

 Anche l'analisi e la diagnosi fitopatologica fanno parte dei lavori abituali degli sperimentatori

In totale, quante persone lavorano presso la stazione sperimentale?
 

"Quanto a persone coinvolte, oltre alla mia di persona, vi sono altri collaboratori che si occupano per esempio di diagnostica fitopatologica, altro servizio che può essere a vantaggio di enti o agricoltori, come pure di prove varietali in campo. Completano l'organico alcuni stagionali. Diciamo che fra fissi del Centro ed esterni coinvolti siamo in cinque, ai quali si aggiungono i due stagionali. Di norma facciamo tutto all'interno, comprese le operazioni di trapianto e i trattamenti. Solo per le lavorazioni impegnative del terreno ci affidiamo ai proprietari dell'azienda agricola Fratta, proprietaria dei terreni. Uno dei nostri punti di forza è quindi la rapidità d'intervento: basta decidere cosa fare e sappiamo operare in piena autonomia, rispondendo in tempo reale alle richieste".

Le pompe a spalla rappresentano ancora il mezzo più flessibile per applicare prodotti su parcelle sperimentali di superfici limitate

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