Anche quest'anno si preannuncia una buona produzione di uva da tavola dalle coltivazioni senza suolo di vite realizzate nell'ambito del progetto di ricerca 'Coltivazione idroponica dell'uva da tavola: potenzialità per il futuro della coltura'.

Il progetto, in cui è coinvolta l'Azienda agricola Boccuzzi di Rutigliano, è coordinato dal Dipartimento di scienze agro-ambientali e territoriali dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro' (Bando Oiga ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali).

Tra la seconda e la terza settimana di giugno sarà possibile visitare le prove sperimentali condotte nell'azienda sperimentale 'La Noria' dell'Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr e nell'azienda Boccuzzi.

Il progetto affronta i punti più critici della viticoltura pugliese: la scelta varietale, gli aspetti fitosanitari del materiale di propagazione, la produzione extra-stagionale di qualità e la riduzione degli input (acqua, fertilizzanti, antiparassitari, ecc.).

Ricercatori, tecnici e produttori potranno confrontarsi per scambiare informazioni e conoscenze su questa importante innovazione di processo dell'uva da tavola.