Obiettivo: riposizionare tecnicamente i formulati a base di B. thuringiensis nella stagione 2006, alla luce delle sperimentazioni recentemente svolte dai maggiori esperti del settore.
I formulati a base di Bt hanno in Italia un valore di mercato intorno a 1,7 milioni di euro, pari a 110 tonnellate di prodotto vendute annualmente. Tra le aziende produttrici leader a livello mondiale spicca l’americana Valent Bioscience la quale, con oltre 50 anni di esperienza, mette a disposizione del mercato formulati caratterizzati da elevati standard di purezza. Dopo anni di ricerca e sperimentazioni, si è infatti giunti ad una sola conclusione: l’efficacia dei formulati commerciali dipende in buona parte dalla purezza delle tossine contenute nelle cellule del microrganismo selezionato. I formulati Valent Bioscience, proprio su questo punto, mostrano aver raggiunto livelli di eccellenza.
La distribuzione dei formulati a livello regionale avviene grazie all’accordo intercorso tra Valent Bioscience e Sumitomo Chemical Company, la quale dal 2002 ha dato vita in Italia alla joint-venture con Isagro spa. Ciò ha consentito la commercializzazione a livello nazionale di due formulati distinti: Xentari, distribuito da Isagro srl, e Florbac, distribuito da Siapa attraverso i consorzi agrari.
Alcuni organismi ufficiali di tutta Italia hanno recentemente operato delle sperimentazioni in campo su differenti colture e differenti fitofagi: Domenico D’Ascenzo (ARSSA Abruzzo), Antonio Guario (OMP Bari), Mario Baldassarri (ISMAA Trento) ed Enrico Marchesini (Agrea, Verona) hanno testato sulla tignoletta della vite differenti formulati a base di B. thuringiensis, traendo quale conclusione che il bioinsetticida può essere proficuamente utilizzato per il controllo del fitofago, avendo mostrato in campo valori di efficacia comparabili a quelli dei prodotti di sintesi. Specialmente sulla 3a e 4a generazione dell’insetto, e in prossimità della raccolta, i Bacillus possono risultare di estrema utilità, non solo per l’efficacia agronomica ma anche per il superamento delle problematiche legate ai residui. Analoghi risultati e conclusioni sono stati raggiunti anche in orticoltura e frutticoltura, ove Luigi Sannino (CRA di Salerno), Mauro Boselli (Serv. Fitosanitario Reg. Emilia-Romagna) e Luigi Caroli (Terremerse Ravenna) hanno dimostrato sperimentalmente l’efficacia del prodotto su, rispettivamente, Spodoptera littoralis su colture orticole, e Anarsia lineatella sulle drupacee.

Per tali ragioni i formulati a base di B. thutingiensis si propongono sempre più come valido strumento tecnico non solo nel mondo del biologico, ma anche come importante alternativa all'interno di programmi di difesa di tipo tradizionale ed integrato.