Il Creso, consorzio di ricerca, sperimentazione e divulgazione per l'ortofrutticoltura piemontese, ha fornito una serie di raccomandazioni utili relative al periodo di fioritura delle piante di actinidia.

 

Eliminazione dei succhioni appena formati: questi intralcerebbero la circolazione del polline. Questa operazione, che costituisce uno dei punti chiave della tecnica Peyracchia, oltre a migliorare le condizioni per l'impollinazione, consente di anticipare ed alleggerire notevolmente le successive fasi di potatura verde. In questa fase è importante eliminare il maggior numero di ricacci possibile. Solo nel passaggio estivo si dovrà selezionarli per consentire un adeguato rinnovo del legno.

Diradamento: anche se normalmente il diradamento viene attuato successivamente sui frutti fecondati, risulta ancora più vantaggioso anticipare quest'operazione sui bottoni fiorali, eliminando quelli tripli ed i malformati che sono già ben evidenti. Va segnalata l'applicazione eseguita qualche settimana fa del fitoregolatore a base di NAA. Dalle prime osservazioni della nostra sperimentazione emergono risultati significativi anche se non sembrano risolutivi. 

Servizio d'impollinazione: il ricorso alle api, malgrado i pareri contrastanti, resta comunque uno dei mezzi più validi per il conseguimento di una produzione di qualità. Occorre però che vengano rispettate alcune condizioni quali il numero minimo di arnie (almeno 8-10 arnie per ettaro) e soprattutto che siano costituite da famiglie forti: questo comporta un maggior onere ma l'efficienza nell'impollinazione è maggiore; naturalmente valgono i soliti consigli e cioè di attendere a collocare le api solo a fioritura femminile già avviata e di provvedere allo sfalcio delle fioriture spontanee nell'interfila, ed infine non disporre le arnie concentrate in pochi punti ma distribuirle nelle diverse file sulle capezzagne.

Mantenimento di un adeguato gradiente d'umidità: anche se quest'anno non dovrebbero sussistere problemi in questo senso, si ricorda l'utilità di attivare nel periodo delle fioriture l'impianto sottochioma con nebulizzatori in modo da mantenere elevata l'umidità relativa.

Impiego di prodotti insetticidi, acaricidi ed erbicidi: nel periodo di fioritura del kiwi, in cui è previsto il servizio d'impollinazione si raccomanda di evitare l'utilizzo, negli appezzamenti vicini, dei succitati prodotti che causerebbero la moria dei pronubi. Per conciliare la necessità degli interventi rivolti alla protezione delle colture e l'esigenza di salvaguardare i pronubi, si dovranno rispettare le indicazioni fornite dai centri di assistenza.

Impollinazione di supporto: in alcune situazioni l'impollinazione di supporto fornisce un sensibile miglioramento nella produzione. Già da alcuni anni si è osservato come l'impollinazione eseguita manualmente (fiore a fiore) fornisce i migliori risultati. Purtroppo l'elevato impegno orario nella distribuzione è un fattore limitante per le aziende con superfici più estese. In questi casi si può ricorrere ad un tipo di distribuzione meccanico di cui si riporta diffusamente la tecnica nell'articolo distribuito in occasione dell'incontro tecnico sull'actinidia tenutosi al Creso lo scorso 15 maggio, e comunque disponibile sul sito www.cresoricerca.it nella sezione news&eventi. Si ricordi solo che nel caso si preveda l'utilizzo del polline aziendale, questo comporta sempre una sottrazione dell'apporto naturale fornito dall'impianto e quindi la tecnica di distribuzione dovrà essere eseguita in modo perfetto. Da questo punto di vista risulta preferibile l'utilizzo del polline prelevato da piante maschili appositamente impiantate per questo scopo o l'acquisto di polline extra aziendale.

Movimentazione dell'aria: da alcuni anni, in alcuni frutteti, viene utilizzata nel periodo fiorale una macchina dotata di un doppio corpo di ventole portata frontalmente al trattore in grado di creare un movimento d'aria tale da spostare il polline sui fiori femminili. I risultati, se l'applicazione è corretta, sono interessanti: tuttavia dovranno essere rispettate alcune regole: 1. iniziare la serie dei passaggi solo quando vi sia l'inizio sfioritura dei primi fiori femminili, se troppo anticipato si verificherà una dannosa sottrazione di polline. 2. Continuare per più giorni l'operazione o al mattino presto e/o a sera tardi in condizione di umidità sufficiente. 3. Attivare se è presente l'impianto di nebulizzazione. 

 

Omissis: Considerazioni sull'impiego di fitoregolatori

Tratto dall'avviso n. 37 - 21 maggio 2008 - a cura del Creso

 

Ulteriori informazioni sull'evento organizzato dal Creso il 15 maggio 2008 - 'Incontro tecnico actinidia'

Fonte della foto: Wikimedia.org (si vedano le informazioni sulla licenza) - Autore: Mnolf