L'iniziativa rientra nel programma degli incontri che annualmente il Crpv, Centro ricerche di produzioni vegetali organizza per presentare le proprie attività di ricerca e di sperimentazione nell’ambito varietale e, in particolare, per mostrare a tecnici e agricoltori qual è il panorama varietale disponibile e le novità presenti.
Protagonisti della mostra sono stati il susino precoce ed intermedio e l’albicocco intermedio e tardivo.
L’introduzione è stata affidata a Walter Monari, presidente del Consorzio della ciliegia, della susina e della frutta tipica di Vignola.
Il periodo di maggiore importanza per il susino è il precoce, anche grazie ad attente tecniche colturali, come ad esempio il diradamento, che permette di poter creare frutti di buona pezzatura e di buon sapore e di ottenere prodotti di qualità che consentono all’agricoltore di arrivare sul mercato con un prodotto valido con prezzi altamente remunerativi.
Per il susino cino-giapponese le varietà presentate in mostra erano rappresentate da:
• Brarossa* (10 giugno) Frutto a buccia rossa d’elevata pezzatura, bell’aspetto e di buon sapore ma di scarsa tenuta e di produttività scarsa ed incostante
• Carmen® Carmen Blu* (22 Giugno) Frutto a buccia rossa di buona produttività, aspetto attraente e discreto sapore ma con scarsa produttività incostante e con scarsa tenuta
• Dofi Sandra* (22 Giugno) Frutto a polpa blu-scuro con pianta rustica, buona produttività, grossa pezzatura, d’aspetto attraente, polpa consistente e di tenuta ma con sapore non elevato (diventa accettabile a completa maturazione e quindi diventa importante l’adatta epoca di raccolta e le tecniche di diradamento)
• Anna® Anne Gold* (30 giugno) Frutto a buccia gialla di buona produttività, ottimo sapore, ottima pezzatura e di elevata consistenza e tenuta della polpa ma con produttività scarsa e con frutti che tendendono eccessivamente alle spaccature
• Gaia* (30 giugno) Frutto a buccia blu-scuro di sapore discreto ma interessante e con pianta di scarso vigore e con lenta entrata in produzione
• Black Glow® (15 luglio) Frutto a buccia blu-scuro con produttività medio-elevata, frutto attraente, polpa consistente e succosa, di elevato aroma e con caratteristiche organolettiche elevate ma che presenta di contro una maturazione scalare, una pezzatura non elevata ed una sensibilità troppo elevata alle spaccature della buccia localizzate principalmente verso l’apice
• Aphrodite* (18 luglio) Frutto a buccia rossa che si sta imponendo sul mercato che presenta pianta con elevata vigoria e costante produttività, aspetto dei frutti attraente, grossa pezzatura e ottimo sapore aromatico ma con una maturazione molto scalare e con una necessità di elevata attenzione all’epoca di raccolta (bisogna raccoglierla al momento giusto altrimenti questo frutto perde le caratteristiche positive che presenta soprattutto in aspetto e sapore rovinando il mercato)
• Golden Plum® Golden Plumza* (20 luglio) Frutto a buccia gialla con buoni caratteri pomologici, bell’aspetto, elevata consistenza della polpa e ottimo sapore dei frutti ma con una produttività scarsa ed incostante e tenuta dei frutti sulla pianta scadente
• Black Sunrise* (24 luglio) Frutto a buccia nera con polpa soda, elevata pezzatura ed elevata produttività ma con tendenza a perder lucentezza e pruina a completa maturazione e sapore insufficiente
• Fortune (30 luglio) Frutto a buccia rossa di buona produttività, elevata pezzatura, bell’aspetto, elevata consistenza ed importante tenuta dei frutti ma con sapore buono ma solo a completa maturazione (al Sud questa varietà tende ad avere standard qualitativi molto più elevati)
• Moon Globe* (25 luglio) Frutto a buccia con pianta dalle interessanti caratteristiche pomologiche a con produttività tendenzialmente scarsa ed incostante
Per il susino europeo le varietà presentate in mostra erano rappresentate da:
• Valerie® (3 luglio) Frutto di grossa pezzatura, elevata consistenza della polpa, elevata tenuta sulla pianta ed elevata produttività ma con sapore scadente
• Tegera* (7 luglio)
• Top Five (10 luglio)
• Rheingold (19 luglio) Buona produzione frutto di colore verde attraente e di buon sapore e fra le varietà di origine tedesca appartenente a questo periodo è l’unica o una delle poche valide che ben si è adattata alle nostre aree di coltivazione anche se il sapore non sempre risulta buono
• Liablue (24 luglio) Frutto succoso, polpa consistente e di buon sapore ma con vigore non elevato e produttività buona che però a volte ed in alcuni areali può essere incostante
• Top Giant Plus (22 luglio) interessante ma che presenta alcuni problemi in ambito pomologico
• Bellamira (22 luglio) molto interessante per caratteristiche organolettiche e per aspetto dei frutti ma che presenta una pezzatura ridottissima
Tra le novità interessanti esposte alla mostra:
• Magic Cot* (29 maggio) Di bell’aspetto, elevata consistenza e grossa pezzatura ma con produttività e sapore che devono essere verificate
• Bora® BO 90.610.010* (3 giugno) con elevata pezzatura, buona consistenza della polpa, colore attraente e buon sapore se ben raccolto ma con frutti che presentano una eccessiva sensibilità alla rugginosità della buccia e con le gemme sensibili alla cascola soprattutto in ambienti umidi di pianura
• Lilly Cot* (4 giugno) con pianta rustica elevata produzione e frutti di buon sapore ma con pezzatura non elevata e buccia tendenzialmente acida
• Sweetcot® Toyuda* (11 giugno) con frutti di grossa pezzatura, ottimo sapore, buona consistenza e piante di medio-elevato vigore ma con produttività eccessivamente influenzata dalle tecniche colturali e dagli impollinatori e con frutti privi di sovraccolore
• Kioto* (15 giugno) Frutto con bellissimo sovraccolore rosso vivo ben esteso, elevata consistenza, buona tenuta e vigoria medio-elevata ma di contro presenta una buccia leggermente e tendenzialmente acida ed una pezzatura a volte insufficiente a causa della forte condizionalità nei confronti della potatura e della vigoria
• Pieve (22 giugno) con frutti di bell’aspetto e di ottimo sapore (interessante per l’epoca di maturazione) ma con pezzatura dei frutti condizionata dalla vigoria della pianta e per cui si preferisce coltivarla in terreni fertili ed irrigui
• Jador® Valor* (25 giugno) Frutti di elevata pezzatura ed aspetto attraente ma con sapore che deve essere verificato
• Laycot®* (25 giugno) varietà che è il punto di riferimento in Piemonte (che necessita di molte ore di fabbisogno in freddo) presenta frutti attraenti per pezzatura e colore e sapore discreto ma di contro è sensibile a fessurazioni in annate particolarmente piovose, sensibile a batteriosi e la produttività è condizionata dagli impollinatori e dalle potature
• Incomparabile de Malissard® Valssard* (28 giugno) con frutti di colore attraente, elevata pezzatura, elevata consistenza della polpa ed elevata produttività della pianta ma con buccia eccessivamente acida e sapore mediocre
• Zebra® Priboto* (1 luglio) Frutti con grossa pezzatura, aspetto attraente, buona consistenza della polpa ed elevata tenuta dei frutti sulla pianta ma che presentano di contro buccia acida, scarso sapore che però sembra migliorare dopo un periodo di frigoconservazione
• Bergeron (8 luglio) con frutti di discreta pezzatura, bel colore e buon sapore ma con produttività della pianta scarsa e condizionata dalla potatura e dalla vigoria per cui si preferisce coltivarla in ambienti fertili ed irrigui (ricordiamo che fa parte di varietà vicine a cultivar più tradizionali con buccia tendenzialmente acida, prive di sopraccolore e con colore di fondo giallo-verde come anche Tardicot e Pisana)
• Farbaly® (28 luglio) Con frutto che matura in epoca extra-tardiva, di buona pezzatura, di colore attraente, buon sapore ed elevata consistenza della polpa ma con buccia acida e sapore che a volte può non corrispondere con le aspettative soprattutto se non viene ben raccolto il frutto.
A cura di Lorenzo Cricca
L’evento si è aperto nel ricordo di Biagio Mattatelli, agronomo esperto di frutticoltura, dipendente della Regione Basilicata e funzionario in servizio al Dipartimento Agricoltura - Ufficio Fitosanitario scomparso prematuramente pochi giorni fa insieme a Cosimo Damiano Barbera, autista in servizio dal 1993 alla Direzione Generale del Dipartimento Agricoltura sede di Matera.
Sinceramente dispiaciuti per la triste circostanza, la redazione di Agronotizie porge le più sentite condoglianze.
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