La sezione di Pomologia e Miglioramento Genetico del Cra - Istituto sperimentale per la frutticoltura di Roma è da molti anni impegnata in programmi di miglioramento per la costituzione di nuove cultivar che oltre a possedere caratteristiche agnonomiche e pomologiche abbiano ottime qualità organolettiche o gustative abbinate ad una facile riconoscibilità da parte del consumatore. In effetti la maggior parte delle cultivar di pesco presenti sui principali mercati possiedono caratteristiche estetiche molto simili - buona pezzatura, forma rotonda e simmetrica, sovraccolore rosso esteso su quasi tutta la superficie - che le rende poco o per nulla riconoscibili l’una dall’altra, per il consumatore ma sempre più spesso anche per gli esperti.

In quest’ottica di ricerca sono state introdotte nuove linee di Pesche e di Nettarine sia a polpa gialla che a polpa bianca.
Ufo ha suscitato, soprattutto negli ultimi anni, un sempre maggiore interesse per l’elevato gusto, la facilità di consumo (si può mangiare come fosse un 'sandwich'), facilità d’imballaggio,  di trasporto e quindi di commercializzazione.

La seconda novità è “Ghiaccio”, introdotta nel 2003, che rappresenta invece un nuovo tipo di frutto. Deriva da un progetto che puntava a costituire varietà che accumunassero buone caratteristiche organolettiche ed elevata consistenza della polpa, tanto da consentire la raccolta anche in fase molto avanzata di maturazione (20-30 giorni) senza danni per raccolta e manipolazioni. Per ottenere questo furono utilizzati come 'genitori' piante di pesco originarie della Cina, Giappone e Corea incrociate con piante tipiche dei nostri territori e già coltivate che presentavano qualità organolettiche elevate.
Queste nuove cultivar presentano:
• Albero vigoroso, rustico e resistente alle crittogame;
• Frutto e polpa totalmente depigmentato e di colore bianco-crema;
• Polpa molto consitente, di tessitura simile alle per cocche e con grado zuccherino molto elevato (17-22 °Brix);
• Sapore molto buono ed intenso aroma;
• Frutti che possono restare sulla pianta per 20-25 giorni senza alterazioni del colore della buccia e della polpa, della consistenza della polpa e delle sue qualità organolettiche. Dopodiché il frutto comincia a presentare un imbrunimento nella zona di contatto del nocciolo pur restando sulla pianta per diversi giorni;
• I frutti possono conservarsi in frigorifero per un periodo più lungo rispetto alle varietà standard.

La terza serie, introdotta nel 2006, è “Platinet”: quattro nuove cultivar platicarpe (a frutto piatto) a buccia glabra (nettarine). Questa nuova tipologia di frutto nasce dallo sviluppo ulteriore del progetto di miglioramento genetico che ha portato alla costituzione della serie “Ufo”. Questa tipologia di frutto e questo nuovo gruppo prodotto dal Cra - Isf di Roma è l’unico in Italia.
Le “Platinet” hanno un elevato contenuto in zuccheri e qualità gustative ed organolettiche eccellenti. Il sapore e gli aromi di quelle a polpa bianca sono molto simili alle precedenti varietà di pesche a polpa bianca. La consistenza è molto elevata e anche la resistenza alle manipolazioni. Inoltre presentano una forte resistenza alle gelate tardive superiore a qualsiasi cultivar di pesco e nettarina in commercio.

Ad oggi oltre a queste nuove varietà, per quanto riguarda la tipologia di frutto a forma piatta, l’unica cultivar presente in Liste varietali è la pesca a polpa bianca Sweet Cap® Maillarflat* (+18 giorni da Redhaven) di produzione francese, che presenta elevata produttività, elevata pezzatura, forma dei frutti rotondeggiante e regolare ed un sapore subacido (molto dolce a maturità) e con aroma delicato. I punti deboli sono rappresentati da un sopraccolore non brillante e spesso troppo marezzato.

Un’altra novità interessante è una nettarina tardiva a polpa gialla priva di sovraccolore dell’epidermide e con polpa consistente tipo percoca: Maria Dorata. E' stata costituita dal Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell'Università di Firenze.

A cura di Lorenzo Cricca

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